Recensione: …Prelude
Che risulti gradevole o meno all’ascolto, la proposta degli Shoggoth non si lascia liquidare con molta facilità. Il gruppo osa e, anche se ho avuto bisogno di alcuni ascolti per prenderne coscienza, osa in maniera interessante e parzialmente inedita. E’ così che si parte da radici Thrash per costruirvi sopra un discorso di più ampio respiro: in “Control” abbiamo un innesco piuttosto esplicito, in cui un pad anomalo di accompagnamento ci suggerisce che che oltre alla solita formula “c’è dell’altro”. E, proseguendo con l’ascolto, si trova conferma.
Passiamo attraverso “State Of Mind“, più standard nei contenuti ma molto accattivante: è molto buono il passaggio da una prima parte più atmosferica al brano vero e proprio in tutta la sua cattiveria. Con l’inizio “I Like That” si ritorna a quel parziale tentativo di ricerca sonora, ripreso in alcuni arrangiamenti a metà canzone. Per il resto il brano si snoda in maniera regolare: ancora una volta Thrash basato su mid-tempos e con una spiccata propensione verso atmosfere non certo comuni nel genere.
Peccato per i suoni, che non rendono assolutamente giustizia al prodotto. Troppa la discrepanza tra il cantato aggressivo di Antonio e i suoni di chitarra e batteria, eccessivamente svuotati per sorreggere adeguatamente le aspettative che il tipo di composizione veicola. Difetto che pesa se consideriamo che il gruppo si avvale di due chitarre, che dovrebbero lavorare per costruire un maggiore spessore sonoro.
In questo momento posso solo pensare che …Prelude, con una produzione più curata e qualche accorgimento sugli arrangiamenti, avrebbe potuto essere un lavoro molto buono. Ricordiamo che parliamo di un demo, dunque le considerazioni sul suono vanno prese con le molle: anzi, sottolineamo ancora una volta che gli Shoggoth, lungi dall’essere cloni di un clichè, hanno quantomeno indirizzato i propri sforzi anche nella direzione della ricerca. Alti e bassi, come molti se ne trovano in lavori non ancora professionali, ma che in questo caso sono sbilanciati sul versante “giusto”. In una prospettiva futura trovo …Prelude un ottimo punto di partenza, il cui pregio, come avrete capito, è di essere aperto a mille possibili sviluppi. Non resta che aspettarne uno, sperando sia quello giusto.
Matteo Bovio
Tracklist
01. Intro
02. Control
03. State Of Mind
04. I Like That
05. Craven
Contatti
Marco Arru
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07100, Sassari
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Line up
Marco – guitar
Luca – guitar
Sebastiano – drums
Edoardo – bass
Antonio – voice