Recensione: Priest…Live!
Quando irrompono per l’ennesima volta nelle casse del mio impianto stereo i distruttivi riff di una song come Out In The Cold l’aria circostante diventa, per una sorta di strana magia, pregna di quella potenza che pare riflettere mille ipotetici lampi d’acciaio. Su queste note si apriva uno dei più grandi concerti del 1986 e di tutti gli anni 80, davanti ad un pubblico di decine di migliaia di fans, su un palco dove monolitiche e futuristiche macchine creavano scenografie oggi solo lontanamente immaginabili. E su quelle note e quelle immagini si apre questo magico scrigno che immortala quell’epico live show. C’è poco da fare e da dire, i Judas Priest erano una delle più grandi Heavy Metal band e lo dimostravano specialmente sul palco, e, se il loro “Unleash In The East” era figlio degli anni 70, “Priest…Live!” è indiscusso figlio degli anni 80. L’album è stato registrato durante il “Fuel For Life” tour a Dallas nel 1986, proprio il tour successivo all’uscita di “Turbo”, uno dei dischi più discussi (quanto più riusciti) della band. Molti criticarono il tour in questione per via del flavour più raffinato che accompagnava gli abiti ed il look del gruppo. Ebbene, un tour dopo l’uscita di un disco come Turbo, doveva essere così, il look doveva raffinarsi, perchè il vero Heavy Metal passava anche per l’elegante e sfarzosa giubba di pelle di Halford, per la pacchiana giacchetta di Tipton e per le Ray Ban di Downing, si, l’Heavy Metal nel 1986 era tutto lì.
“Priest…Live!” è un live ambizioso e racchiude in se alcuni dei più grandi classici scritti dalla band incastonati in una spettacolare scaletta puramente “eighty oriented”. Le tracce estratte da “Turbo” sono ben 5 su un totale di 15, proprio forse tra le migliori di quel platter, e ben 4 da “Defenders Of The Faith”. L’esecuzione di ogni brano è a dir poco perfetta, la forza e la potenza dei riff di canzoni come la già citata Out in The Cold o la futuristica Metal Gods o la seguente Breaking The Law si vestono di una rinnovata freschezza, mentre il trittico Love Bites/Some heads are gonna roll/The Sentinel (definitivo Heavy Metal decadente/fantascientifico), proveniente direttamente dall’abisso oscuro di “Defenders Of The Faith”, quadruplica la sua forza sonora grazie ad un’interpretazione in sede live a dir poco magistrale. Si ritorna ad un’atmosfera più frizzante e spensierata con il “Turbo duo” Private Property e Rock You All Around The World , la prima d’impatto ed energica, la seconda trascinante e coinvolgente grazie ad una splendida partecipazione del pubblico immerso nei travolgentissimi refrain che hanno reso storico questo brano. Ma c’è spazio anche per dischi come “Screaming For Vengeance” grazie all’inclusione della storica Electric Eye che precede la killer track Turbo Lover.
Rob “The Only Metal God” Halford ci regala un’altra prestazione esemplare nella ultra veloce Freewhel Burning, mentre i raffinati duelli chitarristici di Tipton e Downing si esaltano nella catchy ed ultrametallica Parental Guidance. Il drumming di Holland non perde un colpo ed accompagna in maniera frizzante ed energica la successiva hard rocckeggiante Living After Midnight. Il monumentale live album si chiude con un altro salto nel passato, ritorniamo all’aquila d’acciaio di “Screaming For Vengeance” per ritrovare quel cavallo di battaglia (rigorosamente in pelle e borchie!) che prende il titolo di You’ve got another thing comin’, in una versione leggermente velocizzate rispetto all’originale, che esalta con la sua potenza e la sua grandezza questa musica chiamata Heavy Metal.
Vie di mezzo non esistono, band come i Judas Priest vanno tributate (musicalmente) in ogni modo possibile, e questo “Priest…Live!” non è solo un tributo alla carriera dei padri dell’Heavy Metal, non è solo una manifestazione della loro maestosità, nè della loro grandissima professionalità, ma questo live, prima di ogni altra cosa, è immortale e monolitico tributo alla musica nella sua eccezione più eroica e potente: tributo all’Heavy Metal.
Vincenzo Ferrara
1. Out in the cold (6:41)
2. Heading out to the highway (4:30)
3. Metal gods (4:21)
4. Breaking the law (2:37)
5. Love bites (5:16)
6. Some heads are gonna roll (4:09)
7. The sentinel (5:05)
8. Private property (4:17)
9. Rock you all around the world (3:46)
10. The hellion/Electric eye (4:20)
11. Turbo lover (5:53)
12. Freewheel burning (4:55)
13. Parental guidance (4:10)
14. Living after midnight (4:46)
15. You’ve got another thing comin’ (7:47)
Bonus track incluse nell’edizione “The Remaster” (edizione che vanta una lussuosa confezione in doppio cd ad un prezzo che varia dagli 8 ai 10 euro)
Screaming For Vengeance (live)
Rock Hard, Ride Free (Live)
Hell Bent For Leather (Live)
NB: Di “Priest…Live!” esiste anche un DVD intitolato “Electric Eye” (leggi la recensione).