Recensione: Procession of Souls
Ho ascoltato per la prima volta i brasiliani Deathgeist nel 2019, approfittando dell’uscita del loro secondo album ‘666’, un concentrato di Thrash rabbioso e selvaggio parecchio coinvolgente.
‘Procession of Souls’ è il nuovo full-length, pubblicato il 7 gennaio 2022 e distribuito in Italia attraverso la nostra Punishment 18 Records.
Come lineup, la band ha cambiato solo il batterista, assumendo Fernando Oster dei conterranei Woslom.
In questo nuovo lavoro i Deathgeist diventano più ‘raffinati’, aggiungendo alle sonorità Thrash Old School, tipiche del platter precedente, elementi più classici, sommando alla loro istintiva ferocia un tocco epico e narrativo.
Questo, unito alla pesantezza dei suoni ed all’uso sinistro di doppie voci, cori intensi e sovrapposizioni vocali, genera nel disco un ambiente sulfureo ed infernale, ulteriormente annerito, in alcuni momenti, dalla presenza di inquietanti orchestrazioni. Questa tetra atmosfera crea un buon contrasto con la voce caustica ed arrabbiata di Adriano Perfetto.
Il risultato dimostra la crescita del combo, che sta, evidentemente, cercando di affinare la propria personalità. C’è ancora del lavoro da fare, in molte melodie l’insegnamento di Pirata Kasparek si sente veramente tanto, ma la band è sulla strada buona: ‘Procession of Souls’ è un buon album di Thrash Metal, con pochissime sbavature che, comunque, non lo pregiudicano.
Tra i pezzi si evidenziano la veloce ‘The Greed’s Inferno’, la coinvolgente ‘Morlocks’, la cangiante ‘Living Dead Melody’, con i suoi attacchi di follia e ‘Procession of Souls’, particolarmente sinistra con la sua melodia ridondante e le tetre orchestrazioni che separano le strofe dal refrain.
Sono dei bei siluri anche la cinetica ‘Far Fron Reality’ e la conclusiva ‘Fear’, un tempo medio che sa d’inferno, con il solo difetto di … sfumare …
Devo ammetterlo: una canzone che sfuma mi sa d’incompleta, sarà perché, dal vivo, in qualche modo, devi chiuderla. Figuriamoci se messa in fondo all’album.
Digrigniamo un po’ i denti, ma … pazienza. Come dicevo prima, le sbavature che si sentono non pregiudicano questo ‘Procession of Souls’, bell’album intenso e genuino che mette in luce una band in forma e compatta.
L’album è stato registrato, mixato e masterizzato presso i Deathgeist Studios di Sorocaba, São Paulo, tranne le parti vocali, registrate all’Aquarela Studios, sempre a Sorocaba, da Mauricio Nogueira.
L’inquietante art work è di Manoel Hellsen (MH Design).