Recensione: Product Of Imagination

Di Federico Reale - 21 Luglio 2011 - 0:00
Product Of Imagination
Band: Paradox
Etichetta:
Genere:
Anno: 1987
Nazione:
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89

1986: in quel di Würzburg, in Germania, i due giovani Charly Steinhauer (voce, chitarra) e Axel Blaha (batteria), decidono di formare una band con l’ausilio di Markus Spyth (chitarra) e Roland Dahl (basso). Il quartetto viene chiamato Paradox.

Nel luglio dello stesso anno i Paradox registrano un demo, giunto poi alla Roadrunner Records che offre ai bavaresi un contratto decisamente importante. Nel 1987 registrano un secondo demo, “Mystery”, che riscuote ottimi consensi di stampa. Il debutto del complesso è quindi un lavoro piuttosto atteso nel Mondo del thrash metal, ed è rilasciato (sempre nel 1987) con il titolo di “Product Of Imagination”.

Il risultato è un album sorprendente, fresco e diretto, carico di riff rocciosi e batteria velocissima, nella tradizione del miglior thrash teutonico. Così, dietro un sinistro intro, denominato semplicemente “Opening Theme”, si celano circa quaranta minuti di cattiveria e scapocciamento, come lasciato già supporre dall’uno-due da ko iniziale, rappresentato da “Paradox” e “Death Screaming And Pain”, enfatizzate dalla voce arcigna e molto personale di Charly Steinhauer, vero trascinatore della band sia in studio, sia dal vivo. Con la title-track i Paradox dimostrano anche di avere uno stile piuttosto vario, a partire dall’incipit melodico sino ad arrivare ai soli dal gusto orientaleggiante (già marchio di fabbrica dei danesi Artillery, che nel 1990 pubblicheranno il loro capolavoro “By Inheritance”, pregno di queste sonorità), passando per riff schizzati tipici degli Anthrax e altri solismi più canonici, accostabili con le dovute misure a quanto già fatto sentire dai connazionali Accept.

Il vortice chitarristico della breve strumentale “Continuation Of Invasion” anticipa la rabbia distruttiva di “Mystery”, già presente nell’omonimo demo citato in precedenza, chiusa da un agghiacciante acuto del leader Steinhaue; mentre “Kill That Beast” e “Pray To The Godz Of Wrath” mettono in evidenza l’anima più melodica del combo tedesco, che naturalmente non omette di infarcire le due canzoni di chitarre tumultuose e ritmi trascinanti. L’ultima song vera e propria di “Product Of Imagination” è la veemente “Beyond Space”, seguita dalla brevissima (tredici secondi) “Wotan II”, che ha il compito di chiudere l’album.

In definitiva ci troviamo davanti a un vero e proprio capolavoro dimenticato dello speed/thrash, senza usare mezzi termini, da parte di un gruppo che meriterebbe sicuramente di essere riscoperto e rivalutato. Con il successivo “Heresy”, concept album datato 1989, il quartetto riesce addirittura a superarsi, raggiungendo uno dei più alti picchi qualitativi del genere, ma deve poi sciogliersi a causa di diverbi con la Roadrunner e i troppi cambi di formazione. Dal 2000 i Paradox sono di nuovo in giro, continuando a sfornare uscite di primissimo livello, ultima delle quali è l’eccellente “Riot Squad”, risalente al 2009.

Federico “Federico95” Reale

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Track-list:
1. Opening Theme 1:24
2. Paradox 4:08
3. Death, Screaming And Pain 4:59
4. Product Of Imagination 6:57
5. Continuation Of Invasion 1:59
6. Mystery 4:53
7. Kill That Beast 4:16
8. Pray To The Godz Of Wrath 4:34
9. Beyond Space 4:38
10. Wotan II 0:16

All tracks 40 min.

Line-up:
Charly Steinhauer – Vocals, guitars
Markus Spyth – Guitars
Roland Dahl – Bass
Axel Blaha – Drums
 

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