Recensione: Prologue To The Symphonic Legend

Di Mauro Gelsomini - 28 Aprile 2002 - 0:00
Prologue To The Symphonic Legend
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Anno: 1996
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80

Sky Of Avalon era un ambizioso progetto dell’ex chitarrista degli Scorpions, che dirige il suo stile verso la classica. Il rarissimo prologo che ho tra le mani non è altro che la prima di cinque release, delle quali non ho notizia. Alcune parti di questo prologo erano state già presentate in uno show televisivo tedesco, “Symphonic Rock For Europe”, del quale Roth era direttore artistico nel 1993, e in cui Uli, con l’Orchestra sinfonica di Bruxelles, propose la sua prima sinfonia, “Europa Ex Favilla”, insieme a molti altri pezzi. Per la maggior parte si tratta di brani sinfonici e di grande dinamismo, con la chitarra elettrica di Roth non sempre in noioso primo piano. Certo è che quando questa viene fuori, il risultato è davvero spettacolare. L’album offre momenti puramente operistici, come “Thunder Bay”, cantata dal soprano Leonora Gold, passaggi strumentali come “Sky Valley”, e brani di un lirismo magnifico, in cui Tommy Heart (strepitoso cantante dei Fair Warning) e Michael Flexig (Zeno Roth) si spartiscono il ruolo di leader. Oltre ai pezzi originali, in cui il poliedrico Uli si dimostra brillantissimo come al solito, trovano spazio anche le versioni di due grandi classici pucciniani: “E Lucevan Le Stelle” e “Nessun Dorma”. Impossibile non citare la fantastica “Winds Of War”, in cui la voce di Tommy insegue melodie classicissime alternandole a sperimentazioni vocali davvero notevoli, entrando e uscendo con grande classe e naturalezza sia dagli schemi tradizionali della lirica sinfonica, sia da parti corali di wagneriana memoria. Uli cura tutto, dall’artwork (davvero ben fatto) alla direzione dell’orchestra sinfonica, provvede a comporre e suonare le parti di tutti gli strumenti elettrici ed elettronci, e questa è davvero la cosa migliore da fare quando un musicista vuole fortissimamente che il suo progetto sia esattamente come lo ha concepito. Lo stile è ovviamente lontano da quello a cui Roth ci aveva abituati, ma gli ascoltatori che volessero tentare, troveranno l’album davvero eccitante.

Tracklist:

1. Bridge to Heaven
2. Thunder Bay
3. Pegasus
4. Starships of Dawn
5. Winds of War
6. Sky Valley
7. The Wings of Avalon
8. Until the End of Time
9. Tod und Zerstörung
10. E Lucevan le Stelle
11. Starlight

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