Recensione: Promo 2005

Di Stefano Risso - 25 Maggio 2006 - 0:00
Promo 2005
Band: Overgarven
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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62

Secondo demo per gli ellenici Overgarven, che dopo il debutto Promo
2003
, ritornano con Promo 2005, le cui tracce faranno parte
del primo album, intitolato Just A Fake. Dalle note biografiche si
apprende che la band ha iniziato nel 2001, e dopo vari cambi di line-up e
monicker sembra aver trovato la giusta dimensione per tentare il grande passo
nel mondo della discografia.

I venti minuti di Promo 2005 ci segnalano una band dedita a un
sound abbastanza variegato, che ha nel death metal melodico la base portante su
cui i nostri vanno ad inserire via via influenze thrash metal, gothic e un
pizzico di heavy metal, andando a creare brani che non stupiscono ma che hanno
il pregio di farsi ascoltare piacevolmente. Canzoni concettualmente semplici,
sia dal punto di vista esecutivo che compositivo, ma tutto sommato efficaci,
riff lineari ben eseguiti, soluzioni melodiche a volte scontate ma di buona
fattura. Insomma un dischetto che non pretende certo numerosi ascolti per essere
inquadrato, andando a toccare parecchi cliché che costellano parte delle nuove
uscite metalliche.

Per prima cosa la commistione di voce graffiante -un mix di scream e growl-,
inserti vocali femminili (eseguiti da Eleni Galanopoyloy, ospite del
disco insieme a Tasos Karapazogloy), e melodie tese tra l’incedere
incalzante e i toni in chiaro/scuro gothicheggianti di Bleeding World e
della ballata finale Let Me Die, un espediente non proprio
originalissimo, ma nel complesso piacevole. Passando poi per Just A Fake,
la title-track del debut album, in cui i ritmi si fanno più sostenuti, fra
slanci thrash e heavy metal, a cui fa il paio la seguente Shattered Values:
due brani abbastanza simili, bene eseguiti ma che, come tutto il resto del demo mancano di quella carica adeguata per poter imprimersi bene in testa. Per giungere
poi a … Rehenta, forse la canzone migliore del lotto, in cui un buon
uso delle tastiere accompagna i fraseggi più epici.

In definitiva un disco che a mio avviso raggiunge una piena sufficienza, in
quanto gli Overgarven hanno dimostrato di saper comporre brani abbastanza
ariosi, piacevoli, con una buona padronanza della materia, riuscendo a infondere
in ognuno di essi la propria firma, segno evidente di una coerenza artistica che
mi auguro per loro possa riproporsi nel primo disco Just A Fake, magari
con un piglio più maturo e un suono più professionale.

Stefano Risso

Tracklist:

  1. Bleeding World (mp3)
  2. Just A Fake
  3. Shattered Values (mp3)
  4. … Rehenta
  5. Let Me Die

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