Recensione: Promo 2007
Ottimo inizio d’anno per i romani Hour of Penance con questo splendido
Promo 2007, graditissimo assaggio che anticipa quello che sarà il
terzo album della band capitolina. Se questi musicisti si sono sempre molto ben
distinti fino ad oggi con le passate pubblicazioni, alla luce di Promo
2007 possiamo dire tranquillamente che queste tre nuove canzoni
rappresentano il livello più alto mai raggiunto dagli Hour of Penance.
Ricordavo i nostri con il buonissimo Pageantry For Martyrs, e li
ritrovo due anni dopo sotto una “nuova” veste. Niente paura, nessun
ammorbidimento del sound, anzi… Gli Hour of Penance di Promo 2007
sono più violenti, tecnici e veloci che mai, semplicemente una band più “matura”
(per quanto possa valere questa definizione…), e più consapevole dei propri
mezzi. Tutto gira alla perfezione, tutti gli elementi sono stati sviluppati al
punto giusto, confezionando tre brani che si posizionano ai vertici delle
produzioni brutal dello stivale, in grado sicuramente di confermarsi alla grande
al di fuori dei confini nazionali.
Il salto dal vecchio materiale della band è riscontrabile principalmente
nella precisione e nella ferocia con cui gli Hour of Penance si prodigano
in queste intensissime canzoni, le chitarre affidate a Giulio Moschini
suonano più compatte ed ispirate che mai, concedendo anche dei rapidi e
indovinati spunti melodici negli assoli che non fanno altro che amplificare le
continue sfuriate che vengono riproposte con maggiore cura che in passato,
confermando la crescita die nostri anche a livello di songwriting. Da applausi
la sessione ritmica dell’indiavolato Mauro Mercurio alla batteria e di
Silvano Leone al basso, l’unico membro un po’ penalizzato dall’eccellente
produzione Stefano Morabito (16th Cellar Studios) e molto
convincente anche la prova del nuovo cantante Francesco Paoli. Apre la danze
Misconception, e subito si avverte la crescita dei nostri, un brano
devastante impreziosito da break a dir poco trascinanti e da una parentesi
melodica che rimanda (a grandi linee) ai Nile, per arrivare poi alle
seguenti Slavery in a Deaf Decay e Hierarchy of the Fools,
ugualmente (se non di più) micidiali, ricche di variazioni e soprattutto ben
strutturate, lontane da alcune espressioni brutal votate unicamente alla forza
dell’esecuzione… Insomma canzoni con uno svolgimento ben preciso che non
stancano neppure dopo ripetuti ascolti, sempre violentissime e coinvolgenti.
Un lavoro di assoluta qualità quindi, che -speriamo- possa riproporsi nel
prossimo full-length. Per ora un ascolto (alla
pagina myspace della band) a
questo Promo 2007 è d’obbligo per tutti gli appassionati, aspettando una prova
sulla “lunga durata” e con un nuovo contratto discografico che sicuramente non
si farà attendere a lungo… Complimenti!
Stefano Risso
Tracklist:
- Misconception
- Slavery in a Deaf Decay
- Hierarchy of the Fools