Recensione: Promo CD
Ecco un altro esempio di brutal death in perfetto stile floridiano, in sintonia con il ritorno di fiamma che da un paio di anni riguarda queste sonorità: purtroppo qui il risultato non è ottimo, a causa di molteplici fattori.
Gli Aemeth nascono nel 1997 come Catacomb, e dopo svariati cambi di line-up si stabilizzano come five-piece, dando alla luce questo primo cd promozionale; se il logo e l’artwork possono ingannare, facendo pensare ad un gruppo black, i suoni ci portano invece nella Florida egli anni ’80, con i soliti nomi tutelari tra le più evidenti influenze (Cannibal Corpse, Morbid Angel, ecc…).
Fin qui tutto ok: si sa che la corrente death non ha tra i suoi primi obiettivi l’originalità delle composizioni, ed infatti gli Aemeth se ne infischiano, pensando a creare un sound il più possibile old-fashioned, senza alcun accorgimento tecnologico; i problemi nascono però guardando alla qualità complessiva del promo.
Le 6 tracce qui presenti non riescono infatti ad emergere da una condizione di sostanziale mediocrità, per vari motivi: il riffing dei chitarristi Alessandro e Nicola si presenta troppo scarno e ripetitivo, con rari spunti davvero interessanti, come nella quarta Ouroboros; e proprio in questa canzone risalta anche il basso di Maurizio, in un finale davvero ben riuscito, che mi ricorda, almeno a livello di principio, quello della celeberrima The Philosopher dei Death.
Il cantante Daniele, invece, effettua un buon lavoro sulla quinta The Path of the Losers, con un buon alternarsi dello screaming al classico ruggito: ma è nelle altre composizioni che si perde, con una timbrica e, soprattutto, una metrica da perfezionare decisamente, per poter risultare più incisivo.
A livello compositivo le buone idee non mancano, specie nella prima Meth e nella pluricitata Ouroboros (sicuramente la migliore del lotto), ma anche qui c’è molto da fare, per poter emergere nel foltissimo underground del genere; strutture più complesse o anche solo riffs più efficaci sono da mettere in conto per il prossimo futuro.
Infine c’è da dire che il punto debole di questo come della gran parte dei demo-cd è la produzione: la batteria ne è completamente penalizzata, con un volume troppo basso ed una potenza inesistente, e la stessa voce soverchia spesso il tutto.
In sostanza il gruppo è rimandato al prossimo lavoro: questo cd può essere visto come una prima prova delle capacità della band, che a livello individuale non mancano, ma ora bisogna lavorare duro per poter far girare il proprio nome nella scena con prodotti di qualità superiore. In bocca al lupo!
1. Meth
2. Holy Crusade
3. I Will Never Be Like You
4. Ouroboros
5. The Path Of Losers
6. Hiroshima