Recensione: Pursuit of Balance

Di Roberto Castellucci - 30 Settembre 2024 - 10:00
Pursuit of Balance
Band: Nabla Dot
Etichetta:
Genere: Death  Progressive 
Anno: 2023
Nazione:
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73

Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando’. Questa citazione spunta fuori un po’ dovunque quando si vaga in Rete partendo da parole chiave come ‘tempo’ o ‘Einstein’. Proprio quest’ultimo, arcinoto scienziato che non ha alcun bisogno di presentazione, pare essere il responsabile della saggia frase con cui ho iniziato l’articolo. Cosa ha a che vedere tutto questo con la prima pubblicazione discografica del quartetto torinese Nabla Dot? Semplice: il disco è uscito un anno fa ed è ormai da mesi che cerco di trovare il tempo di avvicinarmici con la dovuta tranquillità. Figli, scuola, famiglia, guai sul lavoro, ristrutturazioni casalinghe, vacanze,…pensate a quanti elementi di distrazione di massa entrano in scena quando si diventa ‘grandi’. Certe questioni prosaiche richiedono, giustamente, la dovuta dose di attenzione e di tempo per poter essere gestite e risolte. In questo bailamme che assume il riduttivo nome di ‘vita quotidiana’ è difficile trovare il tempo per concentrarsi e concretizzare i propri progetti. Uno di questi era, per l’appunto, scrivere una recensione di “Pursuit of Balance”: questo è il nome del succitato EP dei Nabla Dot, uscito a maggio 2023 e anticipato anche fra le pagine di TrueMetal.it. Risale ad aprile 2023, infatti, una prima chiacchierata con la band sabauda: potete leggerla cliccando su questo link. Si tratta di una piacevole e fugace intervista che i quattro musicisti ci hanno concesso poco prima della diffusione del loro debutto discografico. Parlare di un disco senza ascoltarne attentamente il contenuto, però, è un po’ come assaggiare un buon Prosecco a temperatura ambiente e non fresco come dovrebbe essere: buono, ci mancherebbe, tuttavia l’esperienza risulta necessariamente incompleta. Era ora quindi che io chiudessi il cerchio; dopo averli intervistati e aver anche incontrato i Nabla Dot dal vivo (qui il live report della serata) mancava l’ultimo tassello: una recensione.

Già sotto al palco percepii una certa difficoltà nell’incasellare in modo soddisfacente la proposta dei Nabla Dot. In generale potrei descrivere lo stile dei ragazzi come Prog/Death, pur essendo consapevole dei grossi limiti di certe definizioni. Ascoltare la quarta e ultima canzone dell’EP, “Ascension”, ci fa subito capire quanta mescolanza di influenze diverse scorra sotto all’amalgama sonoro prodotto dai Nabla Dot. Il gruppo passa con disinvoltura da atmosfere à la Gojira per arrivare a inserti orientaleggianti e suadenti ‘giri’ di basso che, almeno nel mio caso, hanno richiamato alla memoria certe attempate ma sempre valide soluzioni dei Cynic. Chiariamo subito come i Nabla Dot non facciano della furia la loro componente primaria. Non che manchi una certa dose di sacrosanta rabbia, d’altronde stiamo pur sempre parlando di un disco Metal, però l’aggressività delle strofe di una canzone come “Inner Bloom” sembra quasi essere un mero collegamento tra le parti musicali più intense e orecchiabili. Sono rimasto piacevolmente spiazzato dal frequente inserimento di sezioni particolarmente catchy nei quattro brani di “Pursuit of Balance”. Ciò dimostra un’evidente volontà da parte dei Nabla Dot di permettere all’ascoltatore una facile appropriazione delle linee melodiche, elemento utilissimo per spingere il fruitore occasionale a trasformarsi in fan. Si pensi al ritornello della prima canzone del lotto, ‘Of Dust and Blood’, o all’ipnotico arpeggio di chitarra iniziale che introduce “Stargazing”: la relativa accessibilità di queste melodie non può che invogliare gli appassionati a tornare più volte sui solchi digitali appena percorsi.

Tutti coloro che sono alla ricerca di un disco interessante e relativamente innovativo potranno trovare pane per i loro denti durante l’ascolto di “Pursuit of Balance”. Si tratta un’opera prima ricca di idee e decisamente…matura. Difficilmente si pensa possibile che dischi come questo, molto curati e realizzati con evidente impegno, possano arrivare da gruppi alla loro prima comparsa sugli scaffali. Sono ben contento di essere stato smentito…stando infatti alle notizie reperibili in rete la formazione dei Nabla Dot non è composta da musicisti alle prime armi. Alcuni membri dei Nabla Dot hanno fatto parte di gruppi piuttosto conosciuti nella piccola galassia Underground torinese, come ad esempio i Kill Your Karma, band non più attiva dedita ad un particolare mix di Prog e Metalcore, gli alfieri del Folk/Prog Metal Shards of Infinity e i veterani melodic deathsters Feary Tales. D’altronde quando si ‘impara l’arte e la si mette da parte’, come recita un vecchio adagio, i risultati non tardano ad arrivare! I Nabla Dot ci hanno consegnato un EP composto da uno stimolante poker di canzoni gradevoli e mai banali. Aspettiamo fiduciosi, a questo punto, l’arrivo di un album completo, in cui le buone intuizioni di “Pursuit of Balance” si evolvano in una produzione musicale, se possibile, ancora più intrigante. Il percorso positivo iniziato con l’EP non si deve interrompere: diamo anche noi una mano ai Nabla Dot e seguiamoli. Il quartetto saprà regalarci qualche altra sorpresa, ne sono certo! Buon ascolto a tutti!

I Nabla Dot su YouTube: cliccate qui.

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