Recensione: Race Of Steel

Di - 8 Aprile 2008 - 0:00
Race Of Steel
Band: Steel Raiser
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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78

La label tedesca Pure Steel Records non è solamente foriera di uscite ortodosse provenienti dalla Germania, infatti gli Steel Raiser sono italianissimi e costituiscono il nuovo gruppo del’ex singer dei Noble Savage: Alfonso Giordano. La proposta dei Nostri è heavy metal, heavy metal e heavy metal ancora, forte di una predisposizione sporca, incontaminata e diretta accostabile a band come Exciter – non musicalmente – , solo come attitudine.

Si parte subito con l’attacco all’arma bianca di Ride the Fire: violenza e chitarre a la Judas Priest incastonate in un bridge epico a mo’ di Virgin Steele. Ottimo incipit, non c’è che dire! Ancora HM bello deciso in Race of Steel, dove i Nostri si divertono a fare (bene), i Grave Digger, così come nella traccia numero quattro Rising Into the Night. Dragon Battalion è ebbra di Metallo Eroico spumeggiante mentre in Princess of Babylon gli Steel Raiser depongono per qualche minuto l’artiglieria pesante: si tratta di una suite sofferta ed epicheggiante, che se avesse beneficiato di una produzione bombastica avrebbe fatto impallidire i maestri del genere. Senza ombra di dubbio la vetta più alta di tutto il disco.

Roar of Revenge risulta troppo impastata e confusionaria mentre Gloria Perpetua è un episodio coraggioso dove i Nostri, in pieno territorio Judas Priest, incastonano cori completamente fuori contesto che donano però il giusto tocco di italianità al prodotto finito. Torna l’acciaio inviolato a farla da padrone in The Night, un brano di ispirazione Accept con cori a la Manowar. Ancora il Sacerdote di Giuda in Gears of War e nella conclusiva Evil’s Rage, con quest’ultima più riuscita.                   

Il singer Alfonso Giordano non è sicuramente Morby, tanto per restare fra di Noi, ma l’ho trovato molto più a suo agio nei brani di Race of Steel che non su Killing for Glory dei Noble Savage. La Sua prova è assolutamente convincente, così come quest’album è un monolite orgogliosamente “quadrato” di HM straight in your fuckin’ face. Certo, qualche imperfezione qua e là da limare permane, così come la produzione piuttosto scarna non ne aiuta di certo la piena resa, ma tenendo conto che si tratta di un debut album ci siamo alla grande.       

L’heavy metal classico made in Italy è in forma smagliante in questo inizio 2008: dopo le prove maiuscole di veterani come Skanners e Rain – oltre ai Tarchon Fist – , ci pensano gli Steel Raiser a tenere alta la bandiera e l’onore del vecchio, sano, Metallo. C’è più di un indizio per iniziare a pensare che i tedeschi comincino a divenire invidiosi…

Stefano “Steven Rich” Ricetti    

 

Tracklist:
01. Ride The Steel
02. Race Of Steel
03. Dragon Battalion
04. Rising Into The Night
05. Princess Of Babylon
06. Roar Of Revenge
07. Gloria Perpetua
08. The Night
09. Gears Of War
10. Evil’s Rage

Line-up:
Alfonso Giordano – Vocals
Gianluca Rossi – Guitar, Bass
Rico Rodriguez – Drums

 

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