Recensione: Randy Rhoads Tribute

Di Filippo Benedetto - 26 Ottobre 2003 - 0:00
Randy Rhoads Tribute
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Anno: 1987
Nazione:
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93

Questo Live (registrato durante un concerto tenuto dalla band a Cliveland, Ohio) è  purtroppo nato a seguito di un triste evento, la prematura  scomparsa  del chitarrista Randy Rhoads. Ma non è solo questo il motivo che rende particolarmente interessante e degno di nota questo Live. La sua importanza deriva dalla musica in esso contenuta, dalla ineguagliabile forza che esso sprigiona forse molto più dei seguenti Live che il Madman produsse negli anni successivi. La gestazione di questo disco è stata alquanto lunga, essendo la sua pubblicazione datata 1987 , nonostante che il concerto registrato risalisse a ben cinque anni prima. A questo punto la domanda che nasce spontanea è: “perché Ozzy si decise a Tributare il grande Randy solo 5 anni dopo la sua morte?”. Il motivo è presto detto! Subito dopo la morte di Randy, la pubblicazione di un “best of”  o di un live celebrativo sarebbe potuta risultare agli occhi dei fans,  da un lato poco rispettosa nei confronti  di Rhoads ,sia come uomo che come musicista, dall’altro,soprattutto, un’operazione pubblicitaria di dubbio gusto.  

Questo “Randy Rhoads Tribute” ripercorre, nei suoi episodi più riusciti, il sodalizio musicale tra Ozzy e Randy Rhoads pescando nella produzione dei primi due dischi del Madman e includendo nella lista anche alcune famose tracks del periodo sabbathiano del famoso metal singer (trattasi di “Iron Man”, “Paranoid” e “Children of the Grave”). In più , quasi a voler sottolineare l’importanza del chitarrista scomparso, come ultima traccia troviamo “studio out -takes” della strumentale “Dee” (dedicata alla madre di Randy), con tanto di voce di Randy che, evidentemente concentratissimo negli eleganti e difficili fraseggi del brano, quasi sgrida se stesso per piccole (e a noi impercettibili) “stecche” prese in fase di esecuzione. I momenti più emozionanti di questo lungo live album sono sicuramente la trascinante “Paranoid”, la sempre accattivante “Flying high again”, “Suicide Solution”, la romantica e struggente “Goodbye to romance” e la storica “Mr. Crowley” durante la quale Randy esegue forse l’assolo più bello da lui suonato (un misto di tecnica e armonia davvero fulminanti). Ma sarebbe in fondo riduttivo citare solo questi brani per descrivere il valore di quest’opera, ognuno dei quali aggiunge un emozione diversa dall’altra rendendo l’ascolto complessivo del disco mai stancante. In sostanza questo Live è vivamente consigliato non solo agli appassionati di Ozzy Osbourne ma anche a coloro che vogliano conoscere qualcosa di più del, mai abbastanza compianto, Randy Rhoads.

Tracklist:
1 I Don’t Know 
2 Crazy Train 
3 Believer 
4 Mr. Crowley 
5 Flying High Again 
6 Revelation (Mother Earth) 
7 Steal Away (The Night) [With Drum Solo] 
8 Suicide Solution [With Guitar Solo] 
9 Iron Man 
10 Children of the Graave 
11 Paranoid 
12 Goodbye to Romance 
13 No Bone Movies 

 

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