Recensione: Razorback Killers
I Vicious Rumors sono finalmente tornati. 5 anni dopo Warball e l’abbandono di gran parte della vecchia formazione, il quintetto americano si ripresenta con il nuovo Razorback Killers e con nuovi musicisti a dare man forte ad una lineup che da sempre ruota attorno al chitarrista Geoff Thorpe. Licenziato il precedente singer, Ronnie Stixx, in quanto poco adatto alla direzione musicale che stava prendendo il nuovo disco, arriva Brian Allen (Malice, Last Empire, ex-Wild Dogs) a prenderne il posto ed il compito è di quelli gravosi: non far rimpiangere né Carl Albert, né James Rivera. Da qualche anno in formazione anche Kiyoshi Morgan (chitarra) e Stephen Goodwin (basso), mentre alla batteria è riconfermato Larry Howe, unico oltre a Thorpe ad aver registrato altri dischi con i Vicious Rumors (tutti tranne Sadistic Symphony).
In ormai più di trent’anni di carriera la band americana ha saputo consegnare alla storia grandissimi album e, nonostante da World Of Mouth in poi si sia assistito ad un calo d’ispirazione (complice la morte di Carl Albert), i Rumori Molesti sono stati comunque in grado di sfornare dischi di buona fattura. Il confronto con il passato è quindi una grande spada di Damocle che pende sulle teste di tutte le band che hanno saputo dire qualcosa di speciale nel corso della carriera ed i Vicious Rumors appartengono di diritto a tale categoria.
Il decimo disco in studio della creatura di Geoff Thorpe si apre con un macigno di puro heavy/thrash metal americano che porta il nome di Murderball, perfetta nell’incedere e con un ritornello piuttosto azzeccato e sufficientemente orecchiabile. La successiva Black risulta essere, a conti fatti, l’episodio meno riuscito del lotto complice una prova poco incisiva di Brian Allen, le cui linee vocali non convincono appieno ed appaiono addirittura fuori luogo. Decisamente meglio Razorback Blade, brano più vicino al thrash che non all’heavy metal propriamente detto e per questo furioso e senza compromessi grazie anche al drumming di Howe.
Il registro si fa ancor più violento con Blood Stained Sunday, pezzo che urla il proprio amore per il thrash di scuola Megadeth, ma con un tocco che ricorda anche gli Slayer (sentire l’inizio dell’assolo per farsi un’idea). Oscura e sulfurea invece la successiva Pearl Of Wisdom, la quale cambia totalmente atmosfera in occasione del ritornello, invero estremamente orecchiabile, mentre nella strofa suggerisce un tributo nemmeno troppo velato ai Mercyful Fate che furono. Arrivando ad Axe To The Grind, si può percepire come l’approccio sia quello del puro impatto grazie ad un up-tempo che non mancherà di fare contenti coloro i quali andranno a vedere dal vivo la band americana. Parlando di live show, la successiva Let The Garden Burn sembra scritta apposta per far parte delle future scalette dei Vicious Rumors, visto il break con tanto di “Let me hear you!” urlato a gran voce.
Il tutto si chiude poi con Deal With The Devil, pezzo cadenzato ed ancorato più al classico stile del gruppo rispetto agli altri brani e che mette in mostra una buona versatilità vocale da parte di Allen, cosa che non era ancora emersa più di tanto.
La conclusione dell’ascolto di Razorback Killers porta quindi con sé un paio considerazioni: anzitutto un indurimento del sound della band, effettivamente più orientato verso il thrash che non verso l’heavy metal, seppure il sound dei Vicious Rumors rientri ancora nei canoni di quest’ultimo. Inoltre va segnalato che la voce del nuovo arrivato Brian Allen è piuttosto dura ed estremamente potente, così come tutto il disco, e ben si adatta alle atmosfere in esso contenute, nonostante qualche calo d’ispirazione qualche passaggio a vuoto.
Nel complesso il decimo lavoro a firma di Geoff Thorpe e soci porta con sé lo spettro dell’impietoso ed inevitabile paragone con le grandi produzioni passate della band, veramente irraggiungibili in tutto e per tutto. Tra alti e bassi, Razorback Killers è un disco che convince abbastanza ed è comprensibile che alcune volte si perda il focus sulla direzione da intraprendere, visti i continui cambi all’interno della lineup che portano a confrontarsi stili esecutivi differenti.
Album promosso a pieni voti, ma resta sempre l’interrogativo riguardo a cosa sarebbero oggi i Vicious Rumors se Carl Albert fosse ancora tra noi ed all’interno della band. Impossibile non pensarci, però se lasciamo da parte questo particolare, allora quel che resta è una collezione di canzoni dall’appeal orientato verso un heavy/thrash metal in linea con la produzione proveniente dagli Stati Uniti e di cui proprio i Rumori Molesti sono stati capiscuola.
Andrea Rodella
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Tracklist:
1 – Murderball
2 -. Black
3 – Razorback Blade
4 – Blood Stained Sunday
5 – Pearl Of Wisdom
6 – All I Want Is You
7 – Axe To The Grind
8 – Let The Garden Burn
9 – Rite Of Devastation
10 – Deal With The Devil
Durata: 51:13 min.
Lineup:
Brian Allen – Vocals
Geoff Thorpe – Guitars
Kiyoshi Morgan – Guitars
Stephen Goodwin – Bass
Larry Howe – Drums