Recensione: Real Illusions: Reflections

Di Filippo Benedetto - 2 Marzo 2005 - 0:00
Real Illusions: Reflections
Band: Steve Vai
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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84

Rieccolo. Più pazzo e visionario che mai a raccontare un nuovo “romanzo in musica” con l’ausilio della sua fedele chitarra e delle sue pregiatissime mani. E’ tornato con un nuovo album intitolato “Real Illusions: Reflections”. Bisogna dirlo subito: quest’album è un plateale – e fortissimo – atto d’amore verso la musica.

Il perché lo si può dedurre già all’ascolto dell’opener “Building the church”, brano ricco di groove dove il nostro si cimenta in un riffing accattivante ed egregiamente sostenuto da un drumming cadenzato ma trascinante. Non può non essere menzionato il lavoro solistico che spicca, senza sminuire il ruolo del resto degli strumentisti, in modo particolare. Già eravamo abituati alla speciale predilezione di Vai per suoni “alieni” e il guitar hero ne dà ulteriore prova con la seguente “Dying for your love”, pezzo che rapisce il cuore grazie al lirismo chitarristico miscelato ad orchestrazioni che coloriscono il tutto di atmosfere romanticamente cupe. Con “Glorious” c’è posto anche per sonorità più hard, merito di un riffing portante diretto ed efficace, dove la chitarra solista assume il ruolo di vera e propria “voce narrante” sviluppando in maniera decisamente originale ed imprevedibile il tema. Di contorno, ma bene in vista, le orchestrazioni tastieristiche che arricchiscono di colore il sound. Di tutt’altra pasta è fatta “Km-Pee-Du-We”, dove il nostro ha modo di concentrare l’attenzione dell’ascoltatore lungo sognanti armonizzazioni, riecheggiando in maniera evidente le sperimentazioni del passato (basti ricordare il difficile “Flex-Able” del lontano 1983). “Firewall” gioca su ritmi catchy e riffs funky-soul arricchiti da una sezione fiati davvero stuzzicante. Ecco ciò che mancava alla musica di Steve Vai, l’aggiunta di una orchestra che sapesse fare da intelligente “spalla” alle follie chitarristiche del famoso chitarrista. Di certo, con questo brano Steve dà dimostrazione di non porre limiti alla propria vena creativa. Un amaliante sitar dà il via alla seguente “Freak Shows Excess”, track dove possiamo notare in primo piano un lavoro egregio non solo, al solito, delle guitars ma soprattutto del basso di Mr. Sheehan che non si limita a rendere corposa la sezione ritmica ma arriva a assumere ruolo di secondo solista. Il pezzo è articolato, ricco di cambi d’atmosfera e sound, insomma una chicca per gli appassionati del virtuosismo alla sei come al quattro corde.
La vera sorpresa arriva con la settima song, “Lotus Feat”, dove il nostro riesce a toccare punte elevate di lirismo e romanticismo. Accompagnato da un caldo tappeto orchestrale, il nostro sviluppa in sede solistica un tema che potrebbe quasi essere l’ideale commento di una pellicola cinematografica, tanto è evocativa di immagini in movimento. Quando si passa a “Yai Yai” possiamo gustare nuovamente la folle visionarietà musicale di Steve che, sperimentando stranissimi suoni con la propria chitarra, mostra – lungo il breve lasso di tempo di due minuti – quanto Frank Zappa conti ancor’oggi nel suo modo di scrivere e suonare musica. 
Il disco lentamente sta volgendo a termine e con “Midway Creatures” il sound si incupisce non poco. Qui spicca brillantemente il solismo chitarristico che assume primario ruolo nell’accrescere il livello di tensione emotiva creato dal cupo tema fondamentale. Non meno oscuro il riffing acustico di “I’m your secrets”, dove a dare ulteriore colore intervengono vocals calde e penetranti. A chiudere in bellezza il disco troviamo la lunga “Under it all”, la song più “heavy” del platter. Qui il nostro si cimenta in dissacranti, provocatorie e, perché no, aggressive melodie dove le dissonanze hanno un posto di primo piano nello sviluppo tonale del pezzo.

Non so se questo disco riceverà più consensi o critiche. Credo, però, che segni l’inizio di un nuovo percorso creativo per Steve Vai e se le premesse sono queste c’è da ben sperare.    

Track Listing:

01. Building The Church
02. Dying For Your Love
03. Glorious
04. Km-Pee-Du-We
05. Firewall
06. Freak Show Excess
07. Lotus Feet
08. Yai Yai
09. Midway Creatures
10. I’m Your Secrets
11. Under It All

Line Up:

– Steve Vai Guitar, Vocals, Producer, Engineer, Mixing, Instrumentation

Guests :

– Len Birman / Spoken Word
– Ruby Birman / Spoken Word
– Gregg Bissonette / Percussion
– Jeremy Colson / Percussion, Drums
– Laurel Fishman / Spoken Word
– Gary Grant / Trumpet
– Jerry Hey / Trumpet
– Dan Higgins / Saxophone
– Charles Loper / Trombone
– Tony MacAlpine / Guitar, Keyboards, Vocals
– Jeff Mallard / Spoken Word
– Michael Mesker / Spoken Word
– Thomas Nordegg / Spoken Word
– Chris Opperman / Piano
– Bill Reichenbach Jr. / Trombone
– Billy Sheehan / Bass, Vocals
– Fire Vai / Spoken Word
– Pia Vai / Harp
– Dave Weiner / Guitar (Acoustic), Guitar (Electric), Guitar (Rhythm), Sitar (Electric)
– Larry E. Williams / Saxophone 
 
 

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