Recensione: Reflections
Reflections è l’album di debutto dei Cyrax, una band milanese che si affida, per far ascoltare la propria voce nel panorama rock internazionale, alla label francese specializzata in progressive rock Musea records.
Il five-piece lombardo, in effetti, è proprio dedito a tale specifico ambito musicale, sebbene, nel suo caso, il prog metal risulti arricchito da elementi originali e non tanto spesso contaminati con tale genere.
Fin dall’iniziale Doom Against True Hell, infatti, i Cyrax associano ad un canonico arrembaggio prog metal dalle sfumature sinfoniche, power e gotiche, inconsuete suggestioni elettroniche che sfiorano territori industrial.
My Kingdom For A Horse, invece, percorre proprio i sentieri di un più classico prog- power metal, che non rinuncia, però, ad innesti stilisticamente personali dall’incedere militaresco.
The Moore Of Venice e Fight, di contro, abbracciano suoni più vicini al prog rock settantiano, carico di melodie strumentali, ma pure d’aggressive e gutturali sonorità metalliche.
Con Thunderlight, altresì, siamo alle prese con una composizione strumentale che fonde rari momenti heavy con raffinati movimenti sinfonici, ed è impreziosito dal certosino lavoro delle chitarre.
Last Call s’apre con lino peculiare inserto di un coro, per poi svilupparsi in un incalzare metallico avvincente e maggiormente catchy e tradizionale rispetto al resto del platter, nonché ornato da aperture melodiche condotte dal piano e da una limpida chitarra.
Quasi spiazzante, per l’ascoltatore, è, infine, la conclusiva Feel The Essence Of Blues, che, come il titolo suggerisce, si muove elegantemente tra jazz e blues, e che risulta piacevole ma, forse, fuori contesto.
Reflections è, dunque, un album denso, impreziosito da idee e spunti inediti tali da tenere sempre desta l’attenzione dell’ascoltatore. I Cyrax, insomma, dimostrano con queste sette tracce di non accontentarsi di adagiarsi nei canoni del genere musicale a cui fanno riferimento, e, pertanto, mettono il recensore nelle condizioni di attendere con interesse il seguito di questa loro opera prima.
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