Recensione: Resolution Formula

Di Daniele D'Adamo - 28 Novembre 2011 - 0:00
Resolution Formula
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Genere:
Anno: 2011
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80

Ecco un’altra realtà nostrana che non fa rimpiangere nulla a tutto ciò che giunge dall’estero se non, incredibilmente, il fatto che sia ancora alla ricerca di un’etichetta discografica. ‘Incredibilmente’, poiché gli Over Dead In Over sono assestati a un livello qualitativo tale che la sottoscrizione di un contratto con una label dovrebbe essere scontata. Invece, questo non accade e pertanto bisogna affrontare “Resolution Formula” per quello che è: un’autoproduzione.

Si tratta ovviamente solo e soltanto di una catalogazione editoriale, giacché il CD ha una manifattura superba. A un suono potente, pieno e cristallino, si accompagna una veste grafica professionale (realizzata da Eba Art) ove, accanto a una cover figurativamente tanto magra quanto emotivamente efficace, si possono gustare i testi delle varie canzoni oltre alle informazioni di rito sulla band e sul lavoro medesimo. “Resolution Formula”, primo full-length della band di Senigallia, è stato prodotto e missato dagli ingegneri del suono Enrico Tiberi (responsabile della masterizzazione) e Stefano Wosz presso i Lullaby Studios di Civitanova Marche.    

La storia degli Over Dead In Over è segnata, come tante altre, da una line-up instabile che, addirittura, ha portato l’ensemble allo scioglimento (2006). In questo caso, però, la ferrea determinazione dei due membri fondatori (2004) Luca Giacchetti (chitarra) e Alessio Corinaldesi (basso), assieme a quella di Stefano Mencarelli (voce), ha alimentato la voglia di sopravvivere del progetto che, grazie all’innesto (2008) di Mauro Bonfiglio (chitarra) e Diego Marinangeli (batteria), ha trovato la sua certezza in una formazione solida e ben equilibrata.    

Se tanta incertezza è derivata dalla difficoltà, nell’underground, di trovare elementi duraturi, non si può affermare la stessa cosa se ci si riferisce allo stile elaborato da Giacchetti e i suoi compagni. In occasione del demo (autoprodotto) del 2006, “My Almightness My Weakness”, c’era ancora incertezza nella direzione da seguire. Il death classico dei Death, quello melodico di scuola scandinava e il thrash à la Slayer erano forieri di una dispersività ancora rilevante. Cinque anni dopo non è più così. La primordiale miscela sopra descritta si è evoluta in un moderno deathcore caratterizzato da una energia travolgente, da una velocità quasi mai elevata e da un’assenza pressoché totale di melodia. La bontà del sound, comunque, è insita – a parere di chi vi scrive – in un tocco di visionarietà che, grazie all’aiuto di alcuni azzeccati inserti ambient (“323”), rende meno asciutto il sapore acre della pietanza di base. È davvero di dimensioni vertiginose, inoltre, il muro di suono eretto dalle chitarre; aggregato dalla pressione del basso e dalle tessiture della batteria. La voce di Mencarelli, esente da indecisione alcuna, è l’ideale suggello al poderoso volume del combo marchigiano: un esempio di ‘perfette’ harsh vocals, ruvidissime, tinteggiate dalla giusta dose d’isteria.

Fra complicate dissonanze (“The Warm Tear Of Redemption”) e qualche timida apertura un po’ più accattivante (“Rise From Demise”) si svolge con buona continuità, pure, il rotolo delle canzoni. Si sente facilmente la maturità artistica raggiunta dai Nostri, specialmente nel fatto che fra i nove singoli episodi che compongono l’album non c’è alcun riempitivo. Una per l’altra, difatti, le song manifestano qualità tali da renderle tutte interessanti, legate assieme da quel comune denominatore che è l’autorevolezza di un impatto sonoro degno delle miglior realtà in campo internazionale. Brani terremotanti come “Perceiving Beyond” o “Dead Salvation” sembrano fatti apposta, infatti, per dimostrare questo concetto.

“Resolution Formula” è un lavoro completo sotto tutti i punti di vista: tecnica strumentale, coesione esecutiva e talento compositivo ci sono tutti. Agli Over Dead In Over serve ‘soltanto’ il supporto dell’industria discografica. Il resto verrà da sé.   
Molto bravi!

Daniele “dani66” D’Adamo

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Tracce:
1. The Warm Tear Of Redemption 5:08     
2. Rise From Demise 5:53     
3. Perceiving Beyond 5:03     
4. 323 2:00     
5. Neglected By Heart 5:28     
6. The Ancient Side Of A Pure Mind 6:37     
7. Dead Salvation 4:42     
8. Grimed By Mercy 5:18     
9. Existence 13:35         

Durata 50 min.

Formazione:
Stefano Mencarelli – Voce
Luca Giacchetti – Chitarra
Mauro Bonfiglio – Chitarra
Alessio Corinaldesi – Basso
Diego Marinangeli – Batteria

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