Recensione: Respect The Rich
Kiss e Twisted Sister, Hanoi Rocks e Ted Nugent, rock n’roll selvaggio ed irriverente, tanta ironia ed un bel po’ di politically uncorrect.
Non avevamo la più pallida idea al riguardo della loro esistenza, eppure, una volta conosciuti, i gioviali I Love Rich si sono rivelati un gustoso e tonificante diversivo per trascorrere una mezz’oretta di puro divertimento, all’insegna di un hard rock rude e diretto che ha nelle venature punk e nell’approccio tutt’altro che serioso due punti di forza essenziali ed irrinunciabili.
Nati – come scopriamo da biografia allegata – più di quindici anni fa, gli I Love Rich sono la personalissima creatura di Rich Madden from Chicago, personaggio sopra le righe e decisamente corpulento che ama presentare la propria band in modo altrettanto colorito:
“…esistono due categorie di fan di musica. Quelli che pensano che gli I Love Rich di Chicago sono, probabilmente, la miglior band rock n’roll degli ultimi quindici anni e quelli che, semplicemente, non amano il rock n’roll”.
Una frase ad effetto che al di là del più classico degli spottoni promozionali, evidenzia senza particolari problemi l’anima esuberante del gruppo, imbevuta sino al midollo nelle iconografie a tema di certi scenari rock anni ottanta.
Hard Rock virile e ben lontano dal definirsi sobrio insomma, in cui le chitarre zampillano con sicurezza accordi ciondolanti e le ritmiche tendono a mantenersi “scardinanti” e lineari, mentre la voce del simpatico Rich – a tratti molto simile a quella caratteristica di Paul Stanley – intona testi licenziosi e sboccati al limite della censura.
In effetti, con un corredo di titoli quali “You’re So Hot, I’m Gonna Fuck You With The Lights On” e “If You Don’t Take Your Clothes Off, Tonight’s Gonna Suck”, non c’è da attendersi molto altro: rock testosteronico e selvaggio, poche teorie ed un buon quantitativo di watt sparati a tutto volume.
Cosa desiderare di meglio?
Quello che abbiamo per le mani, “Respect The Rich”, è un EP di soli otto brani – prodotto e confezionato, detto per inciso, in modo superbo e curatissimo – che, insieme al doppio rifacimento della anthemica “You’re So Hot…eccetera, eccetera”, cantata in spagnolo (chissà poi perché…) ed in versione più pudica per le radio americane, reca sei pezzi inediti di una produzione che annovera, sin qui, ben quattro full length autoprodotti in una carriera costellata da concerti tenuti un po’ ovunque in giro per gli States.
Molto probabilmente non saranno i salvatori del Rock n’Roll, come da propositi esibiti nell’omonima traccia (“We’re Here To Save R’n’R”), ma la tentazione di scrivere al buon Rich per farsi spedire qualcos’altro della loro discografia precedente è notevole.
Intanto, non resta che attendere l’arrivo della primavera, per poter scorrazzare ascoltando a tutto volume un inno di assoluta strafottenza come “You’re So Hot, I’m Gonna Fuck You With The Lights On”.
Pura poesia per ormoni impazziti…!
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