Recensione: Resurrection

Di Ottavio Pariante - 16 Febbraio 2011 - 0:00
Resurrection
Band: Galneryus
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
80

I Galneryus sono un gruppo power metal giapponese originario di Osaka fondato nel 2001 dal chitarrista Syu, già noto per la sua presenza negli Animetal. Spesso la band è stata etichettata dagli addetti ai lavori, in modo forse troppo ingeneroso, come “cloni” giapponesi dei Dragonforce, un paragone che, nonostante alcune evidenti similitudini artistiche, sta un po’ stretto al gruppo sia dal punto di vista compositivo, sia da quello tecnico.
Il disco che mi accingo a recensire è il sesto in dieci anni di attività, tutti di altissima qualità: il suo titolo è Resurrection e prende il testimone dal precedente Reincarnation datato settembre 2008.
Dal punto di vista artistico non è cambiato nulla o quasi: si tratta sempre di un power metal di chiara matrice europea suonato a ritmi forsennati, carico di assoli velocissimi e “duelli” strumentali illuminanti. Quello che colpisce, forse più di tutto, è la continua ricerca di un’anima, una dimensione intima ben precisa, un messaggio profondo per raggiungere l’obiettivo, ovvero il cuore dei fan, e non confondersi tra bugiardi clamori o irraggiungibili miraggi.

La ricerca continua di melodie accattivanti, zuccherose e positive, si fa apprezzare già dall’introduzione United Blood per continuare con l’opener Burn My Hearth, brano che ha nel ritornello il punto più alto mai raggiunto dalla band: fresco, intrigante e coinvolgente, una vera manna dal cielo per gli amanti del genere e non.
Si continua a spingere l’acceleratore con il secondo brano Carry On e l’atmosfera di festa creata in precedenza non cambia, infatti anche qui i Galneryus sembrano preservare il loro credo musicale, cercando di annichilire l’ascoltare con una devastante forza colma di un’innegabile e regale dolcezza. La forza dell’amore, ipnotica, spiazzante, insostituibile è l’enigma nascosto nel messaggio della band, celato in ogni canzone con un obiettivo ben preciso: abbattere ogni barriera.
È da questa energia che nascono pezzi come Still Loving You, Save you, A Far-Off Distance e Destiny, in grado di sommergere con una moltitudine di sensazioni e di colori a cui è impossibile sottrarsi.
Quello che forse manca nella band, non è tanto l’originalità della proposta in sé, perché si può essere competitivi e unici anche senza inventare nulla, ma la sua incapacità a chiudere il cerchio offrendo quel qualcosa in più in grado di trasformare ottimi dischi in capolavori.

Ottavio “octicus” Pariante

Discutine sul forum nel topic relativo

Titletrack:
1. United Blood
2. Burn My Heart
3. Carry on
4. Destinations
5. Still Loving You
6. Emotions
7. Save You!
8. A Far-Off Distance
9. Fall in the Dark
10. Destiny
11. The Road Goes on

Line up:
Taka:Guitar,Bass and back vocals
Syu:Guitar
Satoh Yunichi:Drums
Masatoshi Ono:Vocals
Yuhki:Back vocals and keyboards

Ultimi album di Galneryus

Band: Galneryus
Genere:
Anno: 2010
80
Band: Galneryus
Genere:
Anno: 2008
63