Recensione: Roadsigns (EP)

Di Francesco Maraglino - 7 Ottobre 2012 - 0:00
Roadsigns (EP)
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
73

Roadsigns è l’EP di debutto di una band italiana dal chilometrico monicker Rusted Pearls and The Fancy Free.
I Rusted Pearls hanno registrato il loro esordio in quel di Udine, ma la loro mente e la loro ispirazione appaiono rivolte ed immerse fino alla punta dei capelli in altri territori ed in altre lande: quelle del profondo Sud degli Stati Uniti.
Il Southern Rock, quello della Allman Brothers Band come dei Black Crowes, e, conseguentemente, il blues, il soul, il country, oltre che il rock, si palesano come le passioni più intense e le fonti d’ ispirazione più rilevanti di Dario Snidaro (voce, chitarra), Andrea Mauro (chitarra, chitarra slide), Massimo Mattiussi (batteria) e Marco Fabro (basso). I quattro musicisti si avvalgono in Roadsigns pure della produzione di Riccardo Asquini e della collaborazione di Alberto Pezzetta (organo hammond e piano) e Sarah del Medico (cori).


Già nell’uptempo che apre l’EP, Free,  le chitarre e la voce ci portano nei luoghi cari a gente come Lynyrd Skynyrd ed i già citati Black Crowes, e così fa pure Roadsigns and White Lines, la quale è introdotta da un quieto arpeggio per poi svilupparsi su tempi più veloci come il brano che la precede.  Chilly Girl, invece, è una ballata con il pianoforte in bella vista, e si rende disponibile dunque ad influssi di tipo cantautoriale (qualcuno ha detto Steve Earle e Ryan Bingham?) in un incedere evocativo e sofferto soprattutto nel chorus e nell’assolo finale di chitarra elettrica, rievocante frontiere e panorami a stelle e strisce arroventati dal sole. Home è ancora una ballad, che questa volta si sviluppa su tempi medi e su percorsi a maggior tasso di elettricità.
Con Rusted Pearls, invece, torniamo al southern-rock avvincente e guitar-oriented, devoto tanto ai grandi classici del passato quanto a grintoso nuove band come i Black Stone Cherry.
Il sipario cala sulle note di Precious, ancora uno slow, elettrico, indolente e cantautorale, reso ancora più prezioso – appunto – dalla voce femminile di Sarah del Medico ai cori e dall’operato dell’organo e delle indispensabili sei corde.


Roadsigns, in conclusione, rappresenta un esordio promettente ed appassionato, in cui i Rusted Pearls and The Fancy Free viaggiano col timone saldamente piantato sulla rotta del rock più classico, e partecipano peraltro molto appropriatamente all’attuale ravvivarsi dell’attenzione, anche da parte di band giovanissime, nei confronti di questo genere eterno.

Discutine sul topic relativo:Hard Rock/AOR

 

Line Up:

Dario Snidaro – voce, chitarra

Andrea Mauro – chitarra, chitarra slide

Massimo Mattiussi – batteria

Marco Fabro – basso

 

Altri musicisti:

Alberto Pezzetta – organo hammond e piano

Sarah del Medico – cori.


Tracklist:

  1. Free
  2. Roadsigns and White Lines
  3. Chilly Girl
  4. Home
  5. Rusted Pearls
  6. Precious

Ultimi album di Rusted Pearls and The Fancy Free