Recensione: Rock n Roll 4ever
Titolo ampiamente descrittivo e copertina ai limiti del cialtronesco per gli Switchblade, band danese ardentemente innamorata dell’hard rock più grezzo e chiassoso che ha in Nashville Pussy, Junkyard, Jetboy e The Lost, alcuni dei termini di paragone più immediati ed efficaci al fine di offrire una descrizione esauriente ed appropriata.
Sfortunatamente tuttavia, le approssimazioni si limitano ad una mera classificazione stilistica, rendendo evidente nel giro di pochi ascolti come la band non sia ancora affatto pronta in termini qualitativi e di sostanza, acerba sotto tutti i punti di vista e sfortunatamente non ancora avvezza alla costruzione di brani in cui le giuste dosi di melodia, vadano ad assommarsi ad hooklines vincenti, capaci di conferire il profilo e l’appeal necessari per rendere un brano schiettamente rock n’roll memorabile o, tutt’al più, di buon impatto.
Non essendo sufficienti grinta e convinzione in mancanza dell’ingrediente fondamentale, il songwriting, ecco dunque concretizzarsi un nucleo di brani non troppo riusciti, dotati di alcuni spunti in termini di dinamicità ed irruenza certo interessanti ma fini a se stessi, energici ma eccessivamente grezzi e, aspetto preponderante sull’intera durata del cd, alla lunga piuttosto monotoni e lontani dall’obiettivo primario del classico rock ruvido e sporco: il divertimento.
Simboli di quanto appena affermato sono due brani come la titletrack, ‘Rock n’ Roll 4ever’, dal ritornello davvero troppo tirato in lungo e dalla noiosità smodata e ‘Man On The Run’, sulla “carta” blues elettrico ed alcolico di belle speranze, che ben presto finisce tuttavia per perdersi in un mare di banalità e piattezza.
Qualche nota positiva è rilevabile invece da episodi come l’iniziale ‘Cocksuckin Suzie’ (titolo clamoroso!), e dalle veloci ‘Dynamite’ e ‘Desert Train’, tracce lontanissime dall’essere definite indimenticabili, ma quantomeno costruite in modo tale da fornire sprazzi di quell’energia terremotante ricercata negli intenti del gruppo, a dimostrazione di come i musicisti non siano in fondo del tutto sprovvisti di talento e discrete capacità, che, si spera in un futuro prossimo, potrebbero anche favorire la nascita di qualche cosa di buon livello e valore.
Alla luce di queste considerazioni è lecito dunque inserire ‘Rock n’ Roll 4ever’ tra gli album di minor rilevanza, invitando i fruitori del genere a soprassedere ed a concentrare la propria attenzione nella ricerca dei pezzi più pregiati di cui attualmente il mercato non sembra essere scarsamente fornito.
Tracklist:
01. Cocksuckin Suzie
02. Mr. Big Shot
03. Rocker
04. Show Me All Your Stuff
05. Desert Train
06. Rock n’ Roll 4ever
07. Face Your God
08. Man On The Run
09. Bad Morning Bluez
10. Dynamite
11. Bag Full Of Nuthin
Line Up:
Ken Anthony – Voce
Martin Steene – Chitarra
Henning Nielsen – Chitarra
Kim Hagemann – Batteria
Soren Christiansen – Basso