Recensione: Rock Of Faith
Torna John Wetton, grande musicista Inglese con un nuovo disco dal titolo Rock Of Faith, ennesimo capitolo solista di una carriera ormai trentennale. Carriera che a visto legare il nome di Wetton ad illustri act quali King Crimson, Uriah Heep e UK senza dimenticare i mitici Asia (supergruppo di Pomp-Rock che negli Ottanta raccolse parecchi consensi). Quartetto formato da autentici talenti come Steve Howe mitica chitarra degli Yes, Geoff Downes (Buggles e Yes con cui incise l’unico Drama) alle tastiere, Carl Palmer (E.L.P) alla batteria e naturalmente John Wetton al basso e voce. In questo disco Wetton torna a collaborare di nuovo con Geoff Downes (non ho notizie riguardo ad altre collaborazioni insieme dopo gli Asia).Trent’anni di carriera, come ho già detto, numerosi tour, dischi e collaborazioni (come dimenticare la bellissima Did It All For Love su Phenomena II), non hanno minimamente intaccato la voglia di fare musica di questo musicista che sta sfornando ancora ottimi dischi allontanando la cosiddetta strada della pensione. Con il precedente disco, il sound pomposo degli Asia era tornato a farsi sentire, dopo l’interlocutorio ma affascinante Arkangel. In questo lavoro Wetton ha scelto un approccio più intimista e personale con arrangiamenti, molto raffinati e notevolmente più progressivi e sinfonici del solito. Fatto sicuramente dovuto anche ai musicisti coinvolti, vere istituzioni del prog-rock Britannico. Oltre al già citato Downes, la line-up annovera il tastierista dei Pendragon (Clive Nolan), Martin Orford degli IQ sempre alle Tastiere, John Mitchell chitarra degli Arena e Steve Christey alla batteria, proveniente dai Jadis. Con nomi così illustri coinvolti, Wetton sforna un disco molto ricercato e personale, con la sua stupenda voce che non risentendo per niente degli anni passati sa regalare ancora forti emozioni ai propri fans. Cinquanta minuti di musica divisi in undici brani di cui due strumentali. Ed è prpprio uno di questi ad introdurre il cd. Mondrago è un affresco sonoro dai forti sapori progressivi che ci porta diretti alla stupenda title-track sorretta da un tappeto percussivo che fa da contorno alla suggestiva voce del singer Inglese. Assai particolare è anche il coro che supporta Wetton, rendendo questo brano molto particolare. Atmosferiche tastiere e la chitarra di John Mitchell rendono A New Day un brano molto prog, mentre la seguente I’ve Come To Take You Home è introdotta da un pianoforte accompagnato dalla sempre pulita e potente voce di John Wetton che emoziona non poco. Nel ritornello tornano a farsi sentire gli echi dei mitici Asia. Grande Wetton, riesce ancora a farsi sentire dopo anni di carriera ed un’infinità di dischi. In ogni modo si prosegue con Who Will Light A Candle altro grande brano dalle atmosfere prog-sinfoniche ed ancora la solita bella prova del singer. Segue poi la pomposa Nothing Gonna Stand In Our Way in cui fa capolino anche un sax. E’ la volta poi del secondo strumentale Altro Mondo. I Believe in You con un inizio sinfonico e la stupenda voce del singer rende questo brano degno di nota. Take Me To The Waterline riporta alla mente ancora gli Asia e I Lay Down sono brani che meritano di essere ascoltati più che commentati a parole. Da segnalare in chiusura la bellissima ed emozionante When You Were Young, song cantata a cappella e dotata di un particolare feeling che chiude definitivamente questo intenso lavoro.Niente contaminazioni o particolari ricerche d’originalità a tutti i costi, ma solo dell’ottima musica fatta per emozionare e non per stupire l’ascoltatore con i soliti passaggini ad effetto. Per conto mio un disco molto bello che mi ha entusiasmato parecchio, ed ha aumentato notevolmente la stima che già avevo per questo intramontabile artista. Un lavoro da ascoltare più volte, ma che si lascia apprezzare nella sua interezza.Per chi non lo conosce, spero pochi, questo può rappresentare un buon inizio.
TrackListing:
Mondrago
Rock Of Faith
A New Day
I’Ve Come To Take You Home
Who Will Light A Candle?
Nothing’s Gonna Stand In Our Way
Altro Mondo
I Believe In You
Me To The Waterline
I Lay Down
When You Were Young