Recensione: Rock The Bones Vol. 7
Tempo di riassunti e celebrazioni per Frontiers Records, principale protagonista della periodica compilation riepilogativa “Rock The Bones”, giunta alla sua settima edizione proprio a ridosso del cambio d’anno appena trascorso.
Un rapido sguardo alla scaletta accuratamente selezionata, è già di per se più che sufficiente per dichiarare con certezza la bontà del livello qualitativo raggiunto dall’etichetta partenopea, oggi più che mai, definibile come la vera ed autentica “casa” dei migliori artisti AOR e Melodic Rock presenti su piazza.
Un’infilata sontuosa, che mette in archivio una panoramica capace di annoverare molti dei “top album” di settore dei dodici mesi appena terminati ed un paio d’anteprime che – anche questa, abitudine mantenuta nel tempo – non mancano di suscitare nuovo interesse per ciò che potrà riservare il prossimo futuro. Una rassegna d’artisti attivi sotto un’unica bandiera che nel corso degli anni ottanta sarebbe apparsa del tutto improbabile – se non addirittura fantascientifica – ora concreta e reale, grazie alla passione ed all’instancabile attività di mr. Perugino e del suo staff.
Album che abbiamo ascoltato, recensito ed il più delle volte apprezzato, ben rappresentati con brani assortiti in modo ottimale al fine di garantire un piacevole e gratificante flusso di note per una raccolta che, al di la del risaputo intento celebrativo, si offre anche come ascolto gradito, fedele ai proponimenti di enterteinment tipici di un genere musicale come quello abbracciato.
Del resto, quando il materiale a disposizione è tanto e di tale qualità, difficile non centrare l’obiettivo.
Le menzioni dalla tracklist potrebbero essere molteplici ed ogni conoscitore avrà di certo le proprie preferenze. Impossibile tuttavia, non citare i ritorni illustri sulle scene dei magnifici Danger Danger, autori con il rientrante Ted Poley di un platter eccellente, dei riformati Mr. Big e degli inafferrabili Winger, senza di certo dimenticare gli infiniti progetti dell’onnipresente Jeff Scott Soto, qui immortalato con gli straordinari W.E.T., John Elefante, di nuovo in pista con quella sorta di “Santo Graal” dell’AOR chiamato Mastedon, i fratelli LeBlanc ed i loro magnifici Blanc Faces, via via sino al “carnivoro” Jorn ed ai sempreverdi House Of Lords, due facce della stessa medaglia, ovvero, quella del migliore rock melodico.
Spiccano a dire il vero, le assenze di Sunstorm e Hardline, due nomi che a pieno titolo avrebbero potuto comparire tra le migliori release targate Frontiers del 2009, mancanza ad ogni modo lenita dalla presenza dei tre inediti che, ben accetti e forieri di impressioni positive nel caso dei gotici Murder of My Sweet e dei frizzanti Auras, raggiungono il picco massimo d’interesse con “Promised Land”, nuovo pezzo tratto dall’attesissimo ritorno dei leggendari Giant, previsto per il prossimo mese di febbraio.
Una preview che farà sobbalzare in molti e che, pur se orfana del grande Dan Huff alla voce, indirizza senza dubbi il nuovo capitolo della band americana verso coordinate d’eccellenza massima, valore aggiunto per una raccolta decisamente ben confezionata e ricca, nei numeri come nel minutaggio.
Bella musica e grandi nomi. Un binomio di casa per Frontiers Records, label che ancora una volta ci mostra con orgoglio, attraverso una compilation divenuta tradizione, gli ottimi frutti di un lavoro meticoloso ed entusiasta.
Un pezzo che, come ovvio, non porterà ai fruitori grosse nuove o inediti introvabili, ma che non mancherà di divenire preda ambita per collezionisti ed appassionati.
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Tracklist:
01. Winger – Deal With The Devil
02. Mr. Big – Take Cover (live)
03. Giant – Promised Land
04. W.E.T. – One Love
05. Cinderella – Gipsy Road (live)
06. Danger Danger – Hearts On The Highway
07. Lynch Mob – Smoke And Mirror
08. House Of Lords – Cartesian Dream
09. Mastedon – Revolution Of Mind
10. Stryper – Murder By Pride
11. Out Loud – We Run
12. Lou Gramm – Baptized By Fire
13. Jaded Heart – Love Is A Killer
14. Jorn – Rock And Roll Angel
15. Blanc Faces – Falling From The Moon
16. The Murder Of My Sweet – Bleed Me Dry
17. Auras – Beauty Of Dreams
