Recensione: Rock The Night [Ep]
I Monument nascono a Londra soltanto lo scorso anno, proclamandosi alfieri del metal britannico e arrivano in questo 2012 alla loro prima produzione ufficiale. In questo caso abbiamo solo un EP autoprodotto di poco più di venti minuti che lascia ben presagire per l’uscita di un full length vero e proprio. Già dal primo ascolto si capisce che i ragazzi ci sanno fare e, andando a scorgere i nomi, si capisce il perché: due degli elementi – Lewis Stephens, chitarra, e Peter Ellis, voce – provengono dalle file dei White Wizzard, altra band che ci ha già regalato due pregevoli dischi di purissimo heavy metal made in UK.
Quello che colpisce subito è la produzione: dura e tagliente, di sicuro superiore alla media delle autoproduzioni. Le cinque canzoni sono di tutte di buon livello, con qualche picco di qualità, come vedremo tra breve. Si parte con l’aggressiva title track, un pezzo veloce e carico di energia che lascia il segno sin da subito.
Avevo sentito parlare dei Monument come di un tributo ai Maiden e devo dire che la definizione è parziale: se anche è presente l’influenza maideniana (soprattutto nell’uso delle chitarre gemelle), bisogna anche riconoscere che è stata trattata con steroidi. I tempi sono rapidissimi e la voce indiavolata di Ellis si amalgama alla perfezione con la musica.
Più classica ma non per questo meno godibile è la seguente Carry On, una cavalcata epica e melodica, che difficilmente lascerà indifferente anche il defender più smaliziato. In Midnight Queen Ellis dà prova della sua versatilità, assumendo toni in stile Ozzy, in un altro brano molto classico. Qui l’influenza degli Iron Maiden si fa più pesante, con tanto di pezzo di basso centrale, cui si collega un solo di pregevole fattura.
Si torna a premere sull’acceleratore con Fatal Attack, con un inizio che sembra uscito dall’album Killers, ma che poi procede su binari non proprio distanti dal metal di stampo stelle e strisce, un’ottima dimostrazione del fatto che la band tenda a brillare di più quando si discosta dagli schemi della NWOBHM. Finale a cura di Blood Red Sky, che, pur non brillando di originalità per titolo, chiude in modo più che dignitoso un dischetto che sopperisce con grinta e ottime composizioni alla mancanza di originalità.
Mauro Saracino
Tracklist:
1. Rock The Night
2. Carry On
3. Midnight Queen
4. Fatal Attack
5. Blood Red Sky
Formazione:
Peter Ellis – voce
Lewis Stephens – chitarra
David Del Cid – chitarra
Matt C – batteria
Jim Ramses – basso