Recensione: Rock You To Hell
Questo “Rock You to Hell” è la terza e ultima prova discografica dei britannici Grim Reaper e rappresenta anche l’apice delle loro carriera musicale, pubblicato nel 1987 dalla RCA e oggi reso disponibile dall’opera della russa AGAT Company. Il gruppo è maturato decisamente rispetto ai primi frangenti della loro carriera, il sound della band è estremamente più curato e preciso e tutti gli elementi caratteristici dei Grim Reaper vengono espressi con grande maestria ed equilibrio. Sebbene fedeli al loro trademark classico i Grim Reaper sono cresciuti e hanno cercato di ampliare la loro musica. Senza dubbio i nostri sono stati sedotti dal fascino e dal sound americano e in questo “Rock You to Hell” mostrano spesso soluzioni vicine al metal statunitense però senza snaturare il loro background iniziale. Bellissima la title track irrompe con il suo riffing preciso e potente che appartiene decisamente al metal classico della NWOBHM, sulle strutture ritmiche del gruppo troneggia il grandissimo Stephan Grimmett che su questo disco offre la migliore prestazione vocale della sua carriera.
Perfida e decisamente veloce, condita con linee vocali taglienti e incattivite, ecco “Night of the vampire” che si candida come una delle canzoni più riuscite del platter grazie a un ritornello coinvolgente e frontale che convince fin dal primo ascolto. Un vero metal anthem degli anni ottanta “Lust for freedom” profuma di rock americano ma possiede una grinta e un appeal assolutamente ispirati, qui il gruppo gioca sul forte coinvolgimento del pubblico grazie al solito ottimo ritornello trascinante. I tempi si incendiano nuovamente con la successiva e inarrestabile “When heaven comes down” la traccia più vicina al passato dei Grim Reaper, qui il gruppo sfodera una prestazione nervosa e pesante, il riffing serrato emerge nettamente a fianco di una ottima sezione ritmica decisamente più ambiziosa che in passato. Questo particolare aspetto avvalora notevolmente la caratura tecnica di questo terzo “Rock You to Hell”. Molto rock-oriented “Suck and see” consente a Grimmett di esibirsi in una delle sue migliori performance vocali, qui il gruppo scade leggermente nel trend del rock americano degli eighties, ma la track non rovina il tiro del disco. Con “Rock me till I die” i Grim Reaper ritornano al loro trademark classico sfornando un brano potente e molto efficace, in particolare il gruppo si affida su riff taglienti e refrain di grande impatto nei ritornelli. Ancora più grintosa e pesante “You’ll wish that you were never born” non si scosta minimamente dal classico sound del gruppo e si basa su strutture ritmche più accentuate e linee vocali davvero efficaci e vincenti. Dopo una piccola frenata con “Wasted love” il gruppo punta in alto concludendo il disco in crescendo sulle note di “I want more” che suona piena di energia e grinta nella migliore tradizione del metal classico di annata.
Peccato che questo “Rock You to Hell” coincida con la fine della carriera dei Grim Reaper, sulla fine del gruppo aleggiano voci contrastanti, tra interessi economici e divergenze artistiche una delle migliori band della storia del metal inglese si perde alle porte degli anni novanta. Per molti anni il lavoro di questi ragazzi è rimasto relegato ai ricordi dei più longevi e fedeli mentre a molti metallari più giovani il nome dei Grim Reaper è ancora sconosciuto. Questa possa essere l’occasione di rimediare alla lacuna.
Tracklist:
1. Rock You To Hell
2. Night of the Vampire
3. Lust for Freedom
4. When Heaven Comes Down
5. Suck It And See
6. Rock Me Til I Die
7. You’ll Wish That You Were Never Born
8. Waysted Love
9. I Want More