Recensione: S/T

Di Matteo Bovio - 4 Maggio 2003 - 0:00
S/T
Band: Merciless
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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80

La prima band a registrare sotto Deathlike Silence Productions (l’etichetta di Euronymous): difficile ottenere un biglietto da visita migliore di questo, per un gruppo estremo. Ma tanto più difficile è mantenere consolidata questa fama, in particolare dopo anni di silenzio. Così è stato per i Merciless, un gruppo proveniente dalla prolifica Svezia, che ha il grandissimo merito di sapersi discostare dalle sonorità predominanti in terra scandinava; un merito non tanto per la scarsa qualità di queste ultime, quanto per il livello di saturazione che oramai il mercato sta raggiungendo. La band in questione riesce invece a sfornare qualcosa di veramente interessante, senza dover ribattere sui tanto amati clichè. Dunque il loro thrash-death non deve farvi pensare agli ennesimi discepoli della scuola Soilwork o Carnal Forge, ma ad una rinascita del sound anni ’80 rivisto in una chiave più cattiva e grezza.

Dando un rapido ascolto ai primi loro lavori ho potuto constatare una certa maturazione del suono, ora meno violento rispetto agli strabilianti eccessi degli esordi, tuttavia ancora grezzo al punto giusto. Certo, una produzione simile è parecchio anacronistica in un mercato dominato da suoni superpompati; i Merciless hanno da offrirci ‘solo’ violentissimi attacchi a base di chitarra e ritmi serrati. Una registrazione minimale, una scelta sonora ridotta all’osso e la totale assenza di elementi estranei al prettamente necessario fanno di questo cd qualcosa di ostico per le esigenze della stragrande maggioranza del pubblico odierno; ma se è vero che la musica vive anche di riflussi, può darsi che i Merciless trovino il giusto spazio tra gli ascoltatori.

Parecchio convincente “Violent Obsession”, uno dei pochi frangenti in cui ad accompagnarci saranno mid-tempos invece che le solite sfuriate; una parte introduttiva curata anche negli arrangiamenti ci apre al seguito molto canonico, con un riffing piuttosto elementare ma di grande effetto, e la solita voce incazzata ed urlante ad accompagnare. A brani simili si contrappongono invece le veloci “Cold Eyes Of Grey” e “Painless End”, magari non le più tirate del cd, ma sicuramente tra le più significative in bellezza; nonchè quelle che ci fanno capire come il concetto di ‘evoluzione’ che ha investito la scena svedese sia totalmente bandito dalle note dei Merciless, più propensi ad affidarsi ad armi classiche ma di grande effetto.

Molto difficile legare il loro nome ad altri odierni, forse più semplice se si guarda nel passato; potrei parlarvi di una versione estrema dei Kreator, ma anche questo avvicinerebbe solo in parte al concetto. Il loro suono è così semplice che, paradossalmente, mi sembra totalmente impossibile da delineare a parole; tuttavia sono altrettanto sicuro che con pochi ascolti avrete subito in mente se questo sia o meno un lavoro per voi.

Sicuramente questo cd mi ha spiazzato, perchè valutarlo con i comuni criteri è piuttosto difficile. Per darne un giudizio finale mi sono dunque appoggiato quasi esclusivamente sulla sensazione a pelle che ha lasciato; quello che rimane bene impresso è il piacere che ogni ascolto porta con sè, l’emergere costante di questo spirito rigorosamente retrò. Quando acquistate questo cd dovete avere ben presente questa idea, l’apprezzare un disco prescindendo rigorosamente da ogni aspetto tecnico e abbandonandosi a tutto quello che la musica lascia: in questo senso, se amate sonorità di questo tipo, rimarrete sicuramente soddisfatti.
Matteo Bovio

Tracklist
01. Cleansed By Fire
02. Violent Obsession
03. Cold Eyes Of Grey
04. Human Waste
05. Burn All The Way
06. Unearthly Salvation
07. Painless End
08. Mind Possession
09. Fallen Angels Universe
10. In Your Blood

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Anno: 2003
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