Recensione: Sacrifice

Di Lorenzo Bacega - 29 Novembre 2010 - 0:00
Sacrifice
Band: Solid Vision
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
77

Terzo full length ufficiale per i sardi Solid Vision, quintetto proveniente dai dintorni di Cagliari formatosi nel 2000 per volontà dei fratelli Brian e Yan Maillard (rispettivamente chitarrista e batterista) e di Riccardo Azteni (bassista). Una volta completata la line-up con l’ingresso in formazione del cantante Samuele Pintus e del tastierista Americo Rigoldi, i cinque iniziano a comporre le canzoni che vanno a formare il tanto agognato disco di debutto, intitolato Eleven, pubblicato nel 2004, seguito a ruota da un secondo album, dal titolo The Hurricane, risalente invece al 2006. Nello stesso anno arriva l’incontro con Charlie Dominici (primo cantante della ben nota progressive metal band Dream Theater), con il quale tutto il gruppo (fatta eccezione per il solo Samuele) inizia un breve sodalizio musicale: da questa collaborazione nascono la seconda e la terza parte della trilogia O3, date alle stampe sotto monicker Dominici rispettivamente nel 2007 e nel 2008. A distanza di due anni da quest’ultima uscita vede ora la luce Sacrifice, terzo studio album dei Solid Vision, pubblicato nel corso del 2010.

Composto da undici tracce (per un minutaggio complessivo che si attesta intorno ai cinquantacinque primi di durata), questo Sacrifice è un disco profondamente legato a un progressive metal di stampo piuttosto classico (Dream Theater l’influenza principale), a cui si aggiungono inoltre alcuni inserti di matrice più propriamente heavy e power-oriented: un disco solido e compatto al punto giusto, caratterizzato da lunghi segmenti strumentali, partiture intricate e riffoni rocciosi alternati a sezioni più prettamente melodiche, forse un po’ carente a livello di innovazione in senso stretto (per usare un eufemismo), ma che in ogni caso si rivela piuttosto piacevole da ascoltare. Questo soprattutto grazie al lavoro certosino svolto da Brian Maillard alla chitarra e da Americo Rigoldi alle tastiere, ambedue estremamente ispirati e autori di un’ottima prova sia in fase di accompagnamento, che negli assoli. Buona inoltre la prestazione offerta dalla sezione ritmica, composta rispettivamente dal batterista Yan Maillard e dal bassista Lucio Manca (entrato nella band nel maggio 2010 in sostituzione di Riccardo Azteni), davvero efficace nel sostenere a dovere le composizioni, mentre a chiudere la line-up troviamo il cantante Samuele Pintus, frontman dotato di una buona estensione vocale, più a suo agio nelle tonalità basse e votate all’interpretazione piuttosto che in quelle alte e aggressive.

Un disco questo Sacrifice che ci propone una manciata di pezzi piuttosto interessanti, ben bilanciati tra tecnicismi e parti più improntate alla melodia, e assolutamente inappuntabili sotto il profilo prettamente esecutivo. Dei brani estremamente curati a livello di arrangiamenti, supportati in questa occasione da una produzione decisamente cristallina e perfetta sotto ogni punto di vista (curata personalmente da Brian e Yan Maillard), e che mettono in luce un songwriting ampiamente organico e articolato, forse nel complesso poco innovativo (seppure la proposta dei Solid Vision risulti già discretamente personale), ma che denota davvero pochi passaggi a vuoto per tutta la durata della tracklist. Tra gli episodi più riusciti di questo platter possiamo sicuramente annoverare l’opener Freedom from Pain, canzone piuttosto compatta e tirata che ha dalla sua delle melodie particolarmente azzeccate, nonché un refrain destinato a stamparsi nella mente dell’ascoltatore nel giro di pochissimo tempo. Degna di nota anche la lenta From Hell to Paradise, ballad ben congegnata che si mette in mostra per delle atmosfere decisamente intense e struggenti, mentre invece con la rocciosa Shudders on my Back ci si sposta su lidi ben più pesanti e movimentati, per un pezzo abbastanza articolato a livello di strutture, caratterizzato da passaggi strumentali estremamente vivaci alternati a momenti ad ampio respiro.

In definitiva, questo Sacrifice è un disco tutto sommato riuscito, suonato in maniera impeccabile e piuttosto interessante a livello di contenuti. Un lavoro forse ancora un po’ troppo derivativo (anche se appare evidente la volontà di cercare soluzioni quantomeno personali), privo di innovazione in senso stretto, ma che in ogni modo farà la gioia degli appassionati del progressive metal più classico e tradizionale. Chi si auspicava il tanto atteso salto di qualità da parte dei sardi Solid Vision rimarrà forse deluso, ma ciò non toglie che questi cinque ragazzi, anche alla luce di quanto espresso in questo album, dimostrino di sapere il fatto loro e di avere ulteriori margini di miglioramento per il futuro. Che il quarto disco possa essere quello buono per la consacrazione definitiva? Ai posteri l’ardua sentenza.

Lorenzo “KaiHansen85” Bacega

Discutine sul forum nel topic relativo

Tracklist:
01. The Waters of the Oceans
02. Freedom from Pain
03. Apocalypse
04. Millions of People
05. Shudders on my Back
06. From Hell to Paradise
07. New Emotion
08. Memories
09. Victim dies in Vain
10. Sacrifice for one Life
11. Same Death

Line Up:
Samuele Pintus – Vocals
Brian Maillard – Guitars
Yan Maillard – Drums
Lucio Manca – Bass
Americo Rigoldi – Keyboards
 

Ultimi album di Solid Vision

Band: Solid Vision
Genere:
Anno: 2010
77
Band: Solid Vision
Genere:
Anno: 2006
72