Recensione: Safe
Esistono band, che per oscuri ed arcani motivi, navigano nel nero mare di un limbo sospeso tra underground e semi-notorità.
I Manticora, gruppo danese giunto ormai, con questo “Safe” al settimo album, è da annoverare tra gli sfortunati portatori di questa “maledizione” e, purtroppo, non basterà neppure questo pur ottimo disco a cambiare le sorti della band.
Un’introduzione che sembra già l’epilogo di una recensione, o peggio, un epitaffio al quale i nostri prodi danesi, risponderebbero con una vistosa (occhio ai guanti borchiati!) toccata ai gioielli di famiglia.
La band manca di quel guizzo vincente, di quel quid che differenzia i buoni gruppi dai gruppi “importanti”, i gregari dai campioni, ma…attenzione, stiamo dissertando sullo “status” del quintetto, non della reale qualità del disco in questione o sulle potenzialità dei rockers danesi.
In questo “Safe”, i cinque musicisti affilano le spade, pronti ad attaccare con un impatto frontale decisamente ben costruito, perpetrando il proprio assalto a suon di riff e up-tempo guidati da una batteria perennemente in doppia cassa.
I Manticora, appaiono ad un primo e superficiale ascolto, una sorta di Nevermore “europeizzati” da iniezioni di Blind Guardian e letale power-thrash, scevro da assoli scolasticamente melodici e stucchevoli (di scuola tedesca) o morbosamente iper-tecnici (qualcuno ha detto Jeff Loomis?).
Delicato ago della bilancia, nell’equilibrio qualitativo della band, è la voce del singer Lars F. Larsen, un lungocrinito e muscoloso vichingo, in possesso di un’ugola decisamente singolare e distinguibile.
Il cantante danese, potrà apparire alle orecchie di alcuni, come una svociata bestia da palco (ambiente a lui “fisicamente” consono, ma dove spesso non manca di peccare in intonazione, palesando ancor più il suo particolare timbro “afono”), ma una volta “assorbita” la sua voce, dopo ripetuti ascolti, non si potrà non convenire sul fatto che, al pari (facendo le debite proporzioni) di Warrel Dane, Larsen sia in possesso di un timbro efficace, funzionale alla sua band e soprattutto, riconoscibile ed unico.
“Safe”, è suddiviso in sette episodi (sette brani per il settimo disco…un caso?), della durata media di sei minuti, eccezion fatta per il brano conclusivo, nonché title-track (quattordici minuti).
Un prodotto omogeneo, caratterizzato nella quasi totalità dei pezzi da riff suonati all’unisono da entrambe le chitarre, una batteria decisamente sopra le righe, con una prestazione maiuscola di Mads Volf, un basso perfettamente incastonato con la grancassa ed una voce, ripetiamolo, sicuramente opinabile, ma che trascina con veemenza e sicumera una band mai così compatta ed agguerrita nel voler sconfiggere la propria “maledizione”.
A completare il quadro sin qui dipinto, troviamo dei fraseggi chitarristici davvero azzeccati, atti a differenziare e caratterizzare i brani, altrimenti troppo simili, e dei cori epici e potenti che ci rimembrano in più di un occasione la band di Hansi Kursch.
Menzione particolare per la sopra citata title-track, una suite di quattordici minuti che, inizialmente, fa storcere il naso, se non altro per la presunzione della band (non è da tutti comporre una “One”, od una “The Rime Of The Ancient Mariner”) ma che una volta ascoltata sino all’ultimo secondo, riesce a farsi apprezzare in virtù dei suoi diversi cambi ti tempo ed atmosfera, ed alla prestazione maiuscola del singer, che mai come in questo frangente, scaglia tutte le frecce della sua faretra.
Concludendo, un disco decisamente bello, un piccolo capolavoro che poco o nulla servirà a migliorare lo status di una band, in un mondo musicale dove la sola qualità della propria proposta è purtroppo davvero ben poca cosa.
Consigliandovene l’acquisto, posso solo sperare che il nostro supporto serva a traghettare i Manticora fuori da quel nero mare, per non lasciarli affogare in quel limbo di piccoli grandi gruppi.
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Tracklist:
01. In The Abyss Of Desperation
02. Silence The Freedom
03. Complete
04. From The Pain Of Loss (I Learned About The Truth)
05. A Lake That Drained
06. Carrion Eaters
07. Safe (Searching / A Miracle / Fading / End (less)
Line Up:
Lars F. Larsen – Voce
Kristian Larsen – Chitarra
Martin Arendal – Chitarra
Kasper Gram – Basso
Mads Volf – Batteria