Recensione: Safe To Say
Non sappiamo molto dei War Effort, eccetto che sono un nuovo gruppo metalcore statunitense e che il loro primo EP, “Safe to Say”, è uscito il 18 dicembre 2020.
Non c’è comunque bisogno di sapere altro per apprezzare la loro musica: se questo è un assaggio di quello che la band è in grado di fare, possiamo aspettarci molto dal futuro. Parliamoci chiaro, non siamo di fronte alla “band rivelazione” del 2021 e non troveremo combinazioni di suoni straordinariamente innovative. Tutto il contrario, di fatto: “Safe to Say” si inserisce perfettamente negli standard del metalcore, con un sound che strizza entrambe gli occhi alla seconda metà degli anni 2000. Quando si sceglie di omologarsi a un genere le possibilità sono due: o l’opera suona così banale da passare in sordina o ne nasce qualcosa di estremamente godibile, anche se magari non memorabile. Per fortuna in questo caso ci troviamo di fronte al secondo scenario. Tutti e cinque i pezzi sono energici e coinvolgenti, con prevalenza di growl e scream alleggeriti in alcuni momenti da voci e chitarre melodiche, come in ‘Empathy’. La produzione è perfetta e pulita, segno che questi ragazzi non sono musicisti alle prime armi, ma sanno quello che fanno e hanno una direzione ben precisa. Nel complesso l’opera suona cupa e atmosferica al punto giusto, alternando velocità e intensità diverse anche all’interno dei singoli brani (‘Slip Away’ ne è un esempio).
Sarebbe interessante scoprire se in un prossimo full-lenght la band si confermerà all’altezza delle aspettative oppure rimarrà “una delle tante”. Considerate le premesse, aspettiamo fiduciosi.