Recensione: Score To A New Beginning
Ascoltare un CD dei Fairyland è un po’ come immergersi in uno di quei GdR dalla storia infinita, complessa, fatta di battaglie, dragoni, magia… Fino ad ora non abbiamo avuto di che entusiasmarci particolarmente, vuoi per i “personaggi” poco adatti al contesto (la voce dei precedenti due album sollevava, almeno in me, molte perplessità), vuoi per una ancora non totale maturazione artistica e, sinceramente, ero molto scettico riguardo a ciò che questo album mi avrebbe potuto offrire. “In fondo sarà sempre la solita solfa”, dicevo. Beh, effettivamente se la vogliamo vedere in quest’ottica la musica è sempre la stessa: cori, strumenti operistici a go go, ritmiche tirate al massimo. Ma ciò che ho sentito nei ventidue ascolti che ho fatto (ventidue!) prima di scrivere la recensione è assolutamente e imprescindibilmente una figata mostruosa. Ora i paragoni con i “grandi” del Symphonic sono pressoché inutili… I riferimenti ai grandi Rhapsody Of Fire ci sono ancora, certo, ma sinceramente in un mondo dove si pretende sempre qualcosa di originale, che alla fine arriva e che viene considerata da “poser”, non ci si dovrebbe lamentare poi tanto dei vaghi richiami ai progenitori di certi generi. Ed è con questa premessa che dovrebbe essere ascoltato Score To A New Beginning, un viaggio meraviglioso che spero tutti gli amanti del metal sinfonico intraprenderanno.
Questo album può essere visto proprio come un GdR diviso in capitoli, i quali, uniti, formano una storia con un filo logico ben preciso: la dirompente Opening Credits e la malinconica End Credits, rispettivamente la prima e l’ultima traccia del CD, fanno capire che i Fairyland hanno prodotto questo disco esattamente con l’intenzione di raccontare, attraverso la musica, una storia con un inizio ed una fine ben precisi. Le canzoni sono tutte, quale più quale meno, delle cavalcate power con doppio pedale ad effetto “elicottero”, con diversi cambi di velocità e di umore (l’inizio quieto ed in seguito più pesante di A Soldier’s Letter ne è la dimostrazione più eclatante) con un connubio perfetto tra orchestrazioni e cori. Score To A New Beginning è stato creato con la partecipazione di sedici ospiti, tra cui l’italianissimo cantante Marco Sandron (vocalist di altri quattro gruppi e entrato in pianta stabile nei Fairyland). Ed è proprio a lui che voglio dedicare una parte di questa recensione: la sua voce è all’occorrenza dolce, potente, cattiva, tagliente… Universale, direi. Si adatta a qualsiasi tipo di situazione musicale con una naturalezza spiazzante. Possiamo per esempio notare un aumento esponenziale di “prepotenza” tra la seconda, la terza e la quarta traccia: la voce si fa via via sempre più graffiante e rabbiosa (segno forse che le battaglie si stanno facendo più dure?). Sicuramente la sua voce è la cosa che più mi ha colpito dell’intero album. Degne sicuramente di nota le due track Master Of The Waves e Rise Of The Giants: la prima ha un intro lunghissimo ed evocativo (possiamo considerarlo, in chiave allegorica, il filmato d’intermezzo di un GdR che introduce un nuovo personaggio, ovvero la bravissima – anche se secondaria – cantante Klaaire), la seconda è una canzone totalmente strumentale prima triste e malinconica, poi solenne e armoniosa ed infine ancora cupa e mesta. Che dire di più? Quest’album contiene tutto e il contrario di tutto: solo di tastiera e chitarra veloci e tecnici, momenti strumentali davvero belli, cavalcate di riff potenti e diretti…
La chiusura è affidata alla nostalgica (già citata) End Credits, che meglio di tutte si poteva adattare a fare da colonna sonora dei “titoli di coda”. Insomma… Ascoltare per credere.
Dopo sei anni di duro lavoro i Fairyland trovano finalmente una direzione ben precisa e un connubio tra musicisti vincente. Sarà stata la partecipazione di tutti questi guest a fare di questo album uno spettacolo? Lo sapremo solo con il prossimo album che vede una line-up stabile (ai tempi della composizione del disco i Fairyland non erano altro che la one-man-band del bravissimo tastierista Philippe Giordana) e si spera all’altezza di sfornare capolavori al pari di questo.
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Tracklist:
01 Opening Credits
02 Across The Endless Sea Part II
03 Assault On The Shore
04 Master Of The Waves * MySpace *
05 A Soldier’s Letter
06 Godsent * MySpace *
07 At The Gates Of Morken
08 Rise Of The Giants * MySpace *
09 Score To A New Beginning
10 End Credits
Line-up:
Philippe Giordana – Keyboards, Backing Vocals, Acoustic Guitars
Guests:
Marco Sandron (Pathosray) – Lead Vocals
Georg Neuhauser (Serenity) – Add. Vocals on tracks 2, 3, 5, 9, 10
Flora Spinelli (Kerion) – Lead Vocals on track 10
Klaaire (Syrayde) – Add. Vocals on tracks 4, 5, 9
Geraldine Gadaut (Benighted Soul) – Add. Vocals on track 7
Jean-Gabriel Bocciarelli (Benighted Soul) – Add. Vocals on track 7
Fabio D’Amore (Pathosray) – Bass, Add. Vocals, Guitar Solo on track 6
Willdric Lievin (Hamka) – Drums, Choirs
Chris Menta (Razordog) – Rhythm and AcousticGuitars, Guitar Solos on track 5
Alessio Velliscig (Pathosray) – Guitar Solo on track 2
Alex Corona (Revoltons) – Guitar Solos on tracks 3, 6, 9
Olivier Lapauze (Heavenly) – Guitar Solo on track 9
Hugo Lefebvre (Anthropia) – Guitar Solo on track 4
Yann Mouhad (Anthropia) – Guitar Solo on track 4
Remy Carrayrou (Kerion) – Guitar Solo on track 7
Marc Rhulmann (Whyzdom) – Keyboard Solo on track 9