Recensione: Secret And Lies

Di Gaetano Loffredo - 31 Dicembre 2007 - 0:00
Secret And Lies
Band: Taint
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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64

Li avevo scoperti per caso due anni fa attirato dal titolo del disco d’esordio, The Ruin Of Nova Roma, li ritrovo oggi in discreta forma, decisi a consolidare l’andamento positivo di una proposta moderna ma legata indissolubilmente al passato dell’hard rock britannico: loro sono i Taint e questo è Secret And Lies.

Risulta tuttavia impossibile collocare tale proposta all’interno di un genere specifico, il terzetto gallese ama infatti ogni tipo di contaminazione appartenente allo sludge, allo stoner, all’hardcore e al post rock/metal, e basa il suo sound su un unico consistente strato di chitarre elettriche, compresse e indurite per l’occasione.

Il groove e lo stile prettamente urbano (merito o demerito di una produzione poco curata) contribuiscono a incrementare la componente trasgressiva di un disco soffocato, purtroppo, da una sezione ritmica invasiva e scomposta, ma allo stesso tempo caratterizzato da spunti interessanti: il flauto di What The Crow Saw, un brano che mescola la potenza dei Mastodon e la poesia dei Jethro Tull, è un esempio calzante.

Il richiamo della scena statunitense, High On Fire ed Intronaut su tutti, è la costante di un album che alterna momenti di pura esaltazione, l’opener Hex Breaker e la quinta The Idealist, a passaggi di stanca, penalizzati da arrangiamenti a dir poco azzardati.
Anche lo spirito degli immortali Led Zeppelin, stereotipo nel quale (oggi più che mai) è facile imbattersi, si intravede nel lungo percorso di Secret And Lies: è infatti la suite Mass Appeal Sadness, nelle strutture più che nelle melodie, a ricordare le magie di Jimmy Page e l’importanza cruciale della chitarra elettrica.

I Taint esagerano con le influenze limitando la cosiddetta “libertà creativa” ma riuscendo nell’intento pubblicare qualcosa di valido senza l’obbligo di dover offrire un prodotto particolarmente originale.
Certo, va lasciato loro il tempo di sviluppare e di affinare una proposta così eterogenea anche se, talvolta, scade nel più bieco dei modernismi.

Secret And Lies è un lavoro che dimostra buone capacità tecniche e una discreta musicalità, povero di sfumature, contenuti e guizzi personali ma aggressivo quanto basta per tenere a regime la nostra attenzione. E lo sbadiglio, fortunatamente, non è mai in agguato.

Gaetano Loffredo
 

Tracklist:
01.Hex Breaker
02.Corpse Of Love
03.Barnstorm Zombie Revial
04.Burn Again Nihilist
05.The Idealist
06.Goddamn This City
07.What The Crow Saw
08.Triumvirate
09.Mass Appeal Sadness

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