Recensione: Secrets
I Diabulus in Musica son una band spagnola che giunge, con questo “Secrets”, all’esordio discografico per la Metal Blade Records. Nonostante le reminiscenze thrash del titolo, però, il genere da loro proposto è ben diverso, trattandosi, infatti, di gothic metal.
Se leggendo il nome del gruppo si sono avuti ricordi improvvisi di qualcos’altro, ascoltando il cd avviene lo stesso.
Bisogna dare adito al gruppo di aver voluto cercare di proporre un gothic metal che si distaccasse e si differenziasse dalla piega che il genere ha assunto nell’ultimo periodo. Non seguendo, quindi, l’onda che ha portato sempre più pop e sempre meno metal nelle composizioni, ma andando nella direzione uguale e contraria.
Il problema è che sembran esser semplicemente cambiati i punti di riferimento, ma il risultato finale, cioè un disco che manca di originalità e fa pensare a un clone di band più famose, rimane. Le linee vocali che si destreggiano tra accenni lirici e passaggi eterei, della pur brava e talentuosa Zuberoa Aznarez, non son certo nulla di nuovo in questo panorama. Così come non son nuovi i duetti e gli inserimenti della voce growl maschile.
Qualche spunto più interessante viene da certe partiture orchestrali epiche e magniloquenti (comunque nulla che non si sia già sentito nei Tristania) o da rari frammenti thrash delle chitarre.
A ciò va però aggiunta una produzione, ad opera di Sasha Paeth, che sembra più interessata a trasformare il sound in quello di un gruppo power alla Epica, piuttosto che valorizzarlo per quello che è. In questo modo anche altre influenze, che avrebbero potuto rendere più variegata la proposta degli spagnoli, risultano in definitiva schiacciate e limitate.
Il risultato finale di una certa mancanza di idee, e al contempo di idee prodotte in maniera non ottimale, è un disco, come questo “Secrets”, che si lascia pur ascoltare in maniera piuttosto piacevole, ma che non lascia nulla, se non un senso di vaga insoddisfazione. Se i Diabulus in Musica volessero provare a osare qualcosa in più in termini di originalità e realizzassero anche un disco in grado di mettere in luce questi loro punti di forza, son certo che potremmo aspettarci qualcosa in più.
Tracklist:
01 Renaissance
02 Come to Paradise
03 Nocturnal Flowers
04 Evolution’s Whim
05 New Era
06 Lies in Your Eyes
07 Lonely Soul
08 The Seventh Gate
09 Isthar
10 Under the Shadow (of a Butterfly)
11 Beyond Infinity
12 The Forest of Ashes
13 St. Michael’s Nightmare
Alex “Engash-Krul” Calvi
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