Recensione: See The Thunder

Di Fabio Vellata - 14 Dicembre 2009 - 0:00
See The Thunder
Band: Markonee
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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77

Arrivano al secondo album i bolognesi Markonee, band dedita ad un tradizionale e vitaminico hard rock di vecchia scuola che avevamo già avuto modo di conoscere nel corso del 2006 grazie al debut “The Spirit Of Radio”, concept incentrato sulla figura di Guglielmo Marconi a cui è da attribuirsi anche il moniker scelto dal gruppo.

“See The Thunder” mostra evidenti passi in avanti in termini di songwriting e maturazione artistica, ben manifesti in una serie di brani che traggono spunto dai masterpiece di alcune muse ispiratrici di indubbia fama, amalgamate con una visione del genere hard rock comunque dotata di una qualche personalità.

Winger, Gotthard, Warrant, L.A. Guns, White Lion e Molly Hatchet sono, alla spicciolata e senza un preciso ordine di preponderanza, le maggiori influenze operative nello stile in auge nella band felsinea, esaltata nei propri propositi di successo, dalla voce del nuovo acquisto Gabriele Gozzi (una delle migliori ugole “nuove” dell’ambiente rock italico, già sentito di recente nel sorprendente EP di debutto degli ottimi Second Sight e nell’altrettanto validissimo esordio dei Killer Klown) e dal mixaggio dei suoni, affidato quale segno tangibile di cura e professionalità, alle mani dell’espertissimo e pluridecorato Beau Hill, tecnico con un curriculum semplicemente enorme da esporre a garanzia (Alice Cooper, Ratt, Winger, Signal, Eric Clapton per citare qualche esempio di collaborazione illustre).

I frutti, derivanti da una serie di ingredienti di buona qualità, non tardano quindi a manifestarsi, identificati in una collezione di tracce che lascia, in effetti, buonissime impressioni sin di primo acchito.
L’interessante “Way 2 Go”, è preludio piacevole, ma non ancora del tutto chiarificatore, della rilevante prestanza del resto del cd. Gozzi è subito protagonista: padrone della scena, ottimo nell’impostazione ed in possesso di una pronuncia inglese – una volta tanto – priva di difetti, si destreggia con grande abilità sui vari toni messi in mostra dalla cadenzata ed ironica “Women And Whisky”, canzone che piace, come la successiva title track “See The Thunder”, per la rilettura tutto sommato personale fornita dei classici canoni HR.
Non mancano i riferimenti alla scena ottantiana, come non sono certamente trascurati i ritornelli facili e riconoscibili. L’aspetto che tuttavia conquista di più, è il voler aggiungere sempre e in ogni caso un frammento proprio che sappia fornire un minimo di contorno personale alle composizioni.
È il caso della nervose “Shores Of Another Sea” e “The Big K”, episodi marchiati da cori riusciti che richiamano stilemi di vecchia scuola, attorniati da un rifferama e da un tessuto melodico comunque non banale ed un po’ diverso dalla mera consuetudine.

Più incatenata alla tradizione la seconda parte dell’album, giocata sulle cristalline corde vocali del bravo Gozzi (un esempio di cosa significhi aver talento purissimo, senza per questo voler apparire a tutti i costi dei “superdotati”) e su melodie il più delle volte frizzanti e di pronta assimilazione, affini di volta in volta, un po’ ai Gotthard ed ai Warrant, un po’ ai Soul Doctor ed ai Tyketto, senza tralasciare una menzione per i Molly Hatchet, talora ben chiari nel chitarrismo del mastermind Stefano Peresson e del suo compare Carlo Bevilacqua. “The Cross Between The Lines”, “Brand New Day” e “Back On Me”, sono momenti che paiono realmente derivare da un songbook ispirato all’epoca d’oro del genere, grazie alle atmosfere gioiose e spensierate da boulevard “losangelino” presenti di quando in quando.
La sorniona “Cherry Blossom” e la solerte ed attuale (dato il periodo) “I Believe In Father Christmas”, chiudono un disco effettivamente piacevole e dotato di parecchi spunti d’interesse, che i fan del genere, di certo, non potranno non tenere in debita considerazione.

Unica pecca, al di là del lavoro offerto dal grande Hill, è forse ascrivibile alla profondità dei suoni che, probabilmente, avrebbero potuto essere ammantati di una maggiore definizione e robustezza, evitando quella latente idea di “piatto” che si tramuta in punto a sfavore, allorquando non consente un pieno apprezzamento del lavoro offerto dal complesso di strumenti.

Particolari comunque secondari rispetto al buon esito dell’opera, senza dubbio tra le cose migliori uscite in ambito nazionale nel corso del 2009 per mano di una band che attendiamo – ne siamo sicurissimi – ancora più convincente in occasione delle uscite future.

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Tracklist:

01.    Way 2 Go
02.    Women And Whisky
03.    See The Thunder
04.    Shores Of Another Sea
05.    The Big K
06.    The Cross Between The Lines
07.    Brand New Day
08.    Back On Me
09.    Cherry Blossom
10.    I Believe In Father Christmas

Line Up:

Gabriele Gozzi – Voce
Stefano Peresson – Chitarra / Tastiere
Carlo Bevilacqua – Chitarra
Luigi Frati – Basso
Ivano Zanotti – Batteria
 


 

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