Recensione: Sensory Overdrive
“Sensory Overdrive” è il titolo dell’ultimo lavoro di Matti Antero Kristian Fagerholm, che ci presenta un lotto di undici canzoni che…come dite? Non lo conoscete?
Rifacciamo.
“Sensory Overdrive” è il titolo dell’ultimo lavoro di Michael Monroe, ex Hanoi Rocks e di fatto, vera icona sleaze glam/street metal che infiammò i cuori dei giovani rockers finlandesi prima, europei e statunitensi poi.
Punto di riferimento e ispirazione imprescindibile per band quali Guns’n’Roses, Poison, Mötley Crüe e compagnia rockeggiante, gli Hanoi Rocks non hanno mai effettivamente oltrepassato quel confine invisibile e a volte invalicabile, tra “cult band” e lo status raggiunto poi dai loro figli e figliocci.
Michael Monroe, insieme al suo enorme guardaroba ed a tonnellate di lacca spray, porta con sé anche il retaggio di un passato segnato da sacrifici, da abusi e da tragedie (la morte di Razzle, batterista della band, deceduto in un incidente automobilistico causato da Vince Neil), da talento e perseveranza. Tutte emozioni che, credetemi, sentirete in questo nuovo lavoro, pregno d’energia e feeling.
Ad un primo impatto decisamente omogeneo, il disco muta pelle in seguito a ripetuti ascolti.
Paradossalmente, ci ritroviamo tra le mani un CD dalle molteplici sfumature ed influenze, al punto che dobbiamo soffermarci qualche istante per capire cosa possa averci confusi.
Qual’è il comune denominatore di tutti i brani? Cosa ce li fa sentire così simili e pur diversi?
La risposta è semplice: energia e positività, trasudano da ogni nota dell’album, suonato con un’intenzione davvero da applausi e con una carica decisamente punk e “stradaiola”.
L’ex Hanoi Rocks, Jerusalem Slim (con Steve Stevens) e Demolition 23 (con Sam Yaffa), sembra un ragazzino alle prese con la registrazione della sua prima demo, pieno d’entusiasmo, carica positiva ed un furore rock che sembra voler essere il manifesto del suo talento e della sua visione della musica.
Michael Monroe, per l’ennesima volta vuol dimostrare che la sua creatività è ancora intatta, quasi a voler giustificare la sua presenza nel Gotha delle rock stars, quelle stesse stelle che sembrano glorificarlo ed idolatrarlo in misura ben maggiore di quanto abbiamo mai fatto i fan stessi.
Se per ogni Axl Rose, Lemmy (qui presente in un duetto con il nostro ipertricotico e platinato finnico) e Vince Neil, pronti a sperticarsi in lodi, ci fossero almeno dieci fan mesti ad accorrere ad un suo concerto, o ad acquistare un suo lavoro, beh… Monroe sarebbe forse milionario.
Ennesima riprova che la qualità non corre di pari passo con le vendite?
Può essere vero, visto che, ripetiamolo, “Sensory Overdrive” sembra restituirci un Matti davvero in grande forma, dove tra chitarre al vetriolo e chorus “appiccicosi”, il biondo glamster ci “obbliga” a premere ripetutamente il tasto “play” del nostro lettore.
Con reminiscenze dei Clash, ovviamente degli Hanoi Rocks e influssi pop, “Sensory Overdrive” manda in tilt il nostro personalissimo “data-base” mentale.
Se l’incipit di “Superpowered Superfly” ci ricorda gli Suede, abbiamo un vero e proprio cortocircuito neuronale se per un momento proviamo a pensare che gli Suede stessi furono influenzati probabilmente anche dagli Hanoi Rocks, così come da Bowie, che a sua volta ebbe un ruolo mostruosamente vitale per l’intero movimento glam.
Ancora: “Gone Baby Gone” ci evoca i Soul Asylum, e le armonizzazioni vocali dei cori, su base decisamente “punky” non può che portarci alla mente i Bad Religion.
Genitori che amoreggiano con i figli, in un vizioso ed artistico incesto musicale.
“Sensory Overdrive” è un disco onesto, composto e suonato (Michael, si occupata anche di armonica e sax…ovviamente!) da un artista che non deve dimostrare nulla, ma che paradossalmente deve sempre confermare il suo status.
Affiancato da musicisti noti e capaci (il sopra-citato Yaffa, oltre a Ginger, dei Wildhearts), Matti Antero Kristian Fagerholm, si conferma un grande songwriter, un cantante carismatico e…come dite? Non sapete chi sia?
Rifacciamo.
Anche questa volta, Michael Monroe, si conferma…
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Tracklist:
01. Trick Of The Wrist
02. ’78
03. Got Blood ?
04. Superpowered Superfly
05. Modern Day Miracle
06. Bombs Away
07. All You Need
08. Later Won’t Wait
09. Gone, Baby Gone
10. Center Of Your Heart
11. Debauchery As A Fine Art
Line Up:
Michael Monroe – Voce, sax e armonica
Ginger – Chitarra
Steve Conte – Chitarra
Sami Yaffa – Basso
Kalle Rosqvist – Batteria