Recensione: Sentenced To Life
E’ nato prima l’uovo o la gallina? Oppure, come domanda alternativa: è stato scritto prima il titolo del Full-Length in uscita oppure il brano che andrà a chiudere quello seguente? I Greci Exarsis ci pongono questo quesito fin dal loro esordio.
Riassumendo: il primo album, uscito nel 2011, si chiama ‘Under Destruction’, così come la traccia finale del secondo platter, ‘The Brutal State’ del 2013; ‘The Human Project’, terzo album del 2015 termina con la canzone ‘Brutal State’ e così nel quarto, ‘New War Order’ del 2017, la chiusura è affidata a ‘Human Project’.
Infine, nel quinto e nuovo ‘Sentenced To Life’ ascoltiamo, come ultimo pezzo, ‘New War Order’.
Una curiosa tradizione che, legando le uscite discografiche, fa anche da collante alla decennale storia dell’irosa band ellenica.
Storia non priva di cambi di formazione, culminati nell’ingresso del batterista Panos Meletis e nel ritorno del chitarrista Chris Tsitsis, tra i fondatori degli Exarsis e con loro fino al 2012, quando entrò nei Suicidal Angels, altra band fondamentale del movimento Thrash radicato in quella terra che è considerata la culla della civiltà.
A parte questo, ‘Sentenced To Life’ è il naturale proseguimento di ‘New War Order’: maturo, con tanta ricerca melodica ma sempre il Thrash Metal degli Exarsis. Sparato a mille e spietatamente aggressivo, trova il suo marchio distintivo nella voce di Nick Tragakis, potente e dai toni alti, nella realtà un po’ troppo in certi frangenti, quasi tendendo ad uscire dal pezzo mettendo in secondo piano gli strumenti (come in ‘One Last Word’, dove l’urlo nel refrain evidenzia si tanta rabbia, ma in modo esagerato).
Per il resto parliamo di un album abrasivo e micidiale, con brani essenzialmente tirati e senza sosta, con begli assoli e ritmiche granitiche, se non per i pochi minuti di ‘The Drug’, strumentale malinconica ed oppiacea piazzata a 2/3 della scaletta che dà proprio l’idea di entrare in un viaggio tanto ipnotico, quanto letale.
Brani come ‘Another Betrayal’, che apre le danze dopo l’intro, ‘Aiming the Eye’, ‘Mouthtied’, per la quale è stato girato un video, e, soprattutto, la conclusiva e trascinante ‘New War Order’, costituiscono un muro sonoro compatto e granitico che dimostra quanto il combo sia capace di scrivere brani diretti ed incisivi, senza tanti orpelli ma efficaci, racchiudendo in loro il concetto di ‘andar dritto al punto’.
Si distingue ‘… Against My Fear’, messa in evidenza da un’andatura più controllata e dalla carica di sofferenza che trasmette. Parla di come superare la depressione e di come combattere i propri demoni interiori; per poter essere sicuri che il concetto rimanga bene espresso gli Exarsis hanno chiamato, come ospiti, due musicisti appartenenti anch’essi alla scena Thrash Greca: Pyros Lafias dei Chronosphere e Lefteris Xatzhandreou dei Bio-Cancer.
‘Sentenced To Life’ è stato prodotto da Mike Karpathiou presso i D-Studio mentre l’artwork è a cura di Dan Goldsworthy (Accept, Xentrix, Gloryhammer).
Concludendo, ci troviamo davanti un bel lavoro, assolutamente non compromesso da quelle poche sbavature che qua e là si sentono, concentrate essenzialmente in qualche esagerazione vocale.
Band dalle idee chiare, gli Exarsis colpiscono duro. Avanti così!