Recensione: Senza Censure

Di Onirica - 15 Giugno 2003 - 0:00
Senza Censure
Band: Guernica
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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80

Progressive metal cantato in italiano misto ad alternative rock moderno, questa è la musica che i Guernica propongono chiamando dalla Campania. Devo dire di essere rimasto molto soddisfatto dall’ascolto di questo album, si tratta di sei pezzi ben gestiti all’interno di 31 minuti che rivelano un’autoproduzione degna di nota agli Zapping Sound Studio di Nocera. La cosa che più mi ha colpito è notare come questi sei brani siano straordinariamente legati insieme da una essenza comune, in grado di dare vita ad una creatura unica prima di tutto per la tecnica del songwrting a mio parere molto ben formulata, poi per la calda interpretazione di Tony davanti al microfono che difficilmente lascia distinguere il trascorrere da una canzone alla successiva: trenta minuti in cui i Guernica non peccano mai dell’ingenuità tipica dei giovani gruppi, al contrario la band presenta un sound molto personale dimostrando particolare attenzione nei confronti degli arrangiamenti e del livello di qualità delle liriche, a mio parere semplicemente pregevoli. Una nota di merito anche alla copertina, sia per lo stile del disegno che per il contenuto senza censure sul retro.

La magica atmosfera che si respira qui dentro dall’inizio alla fine, deve parte della sua efficacia alla traccia che apre le danze Nuda, forte del malizioso basso di Diego Iannaccons e di uno splendido ritornello. Gli accorgimenti utilizzati per incorniciare la musica scritta sono prova di una grande sensibilità da parte del gruppo che piuttosto di puntare alla tecnica pensa a ragione che sia più importante crearsi un sound proprio, andando a caccia dei suoni giusti e del più grande numero di emozioni che si possano racchiudere in trenta minuti di musica. Agrado e Medea sono i due pezzi chiave del disco, aggiungendo un pizzico di peccato e malidizione alla violenza delle distorsioni di chitarra che già hanno fatto le loro presentazioni nei pezzi precedenti: si aggiunge rabbia alla voce di Tony, molto piacevole la sua timbrica soprattutto nelle parti più tirate del consueto, incantevole la performance nella seconda di queste due tracce grazie anche ad un ritornello strappa lacrime. Alba Speciale costituisce l’ultima perla poetica del disco, dove il prezioso lavoro di chitarra e batteria rispettivamente di Massimo ed Enzo lascia qui posto ad uno special guest e al pianoforte di Goffredo De Prisco: voce, piano ed Enzo Di Somma al violoncello per una chiusura degna dell’intero disco. Complimenti.  

Andrea’Onirica’Perdichizzi

TrackList:

01. Nuda
02. I.U.D.
03. Agrado
04. Medea
05. Wrong Way
06. Alba Speciale

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