Recensione: Set The World On Fire

Di Daniele Partisani - 20 Febbraio 2006 - 0:00
Set The World On Fire
Band: Extrema
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
73

A volte ritornano.. fortunatamente è proprio così.

Dopo la bellezza di quattro anni di assenza tornano sulla scena thrash italiana gli Extrema, band meneghina capitanata dagli ormai indistruttibili Gl Perotti e Tommy Massara, che dopo il discusso Better Mad Than Dead, album che lasciò non poco amaro in bocca ai fedelissimi fan (compreso il sottoscritto), compiono un salto indietro alle proprie origini, ripercorrendo fedelmente il genere che li consacrò come gruppo emulo dei più famosi Pantera (un complimento più che meritato, non sicuramente una nota di demerito). Tralasciando quindi tutte le influenze nu-metal che avevano contraddistinto quest’ultimo full length e dopo la dipartita del vecchio batterista, secondo alcuni la causa di quel momentaneo (per fortuna) cambio di stile, i nostri compiono un vero e proprio salto nel tempo, tornando per l’occasione all’epoca di The Positive Pressure.

Ci troviamo davanti ad un disco che, come si può ben immaginare, ha l’effetto di un camion a rimorchio che investe i timpani, data “l’extrema” violenza che lo caratterizza in quasi tutta la sua interezza; quattordici brani di breve durata (pochi superano i tre minuti) ma di una potenza inaudita in classico stile Extrema.

La prima volta che lessi il titolo del cd mi tornarono alla mente vecchie reminescenze di un certo gruppo che molti anni orsono spadroneggiò letteralmente in campo thrash mondiale, e mi chiesi perché il duo Perotti/Massara avesse scelto proprio Set The World On Fire già degli Annihilator nel lontano 1993; leggendo i testi ho capito che non poteva esserci frase più azzeccata di questa: perdonati, per questa volta… La tematica predominante dell’intero lavoro, infatti, non è altro che una sorta di meditazione sulle numerose vie di autodistruzione che il genere umano sta percorrendo, a partire dagli ultimi accadimenti datati 11 settembre 2001 in poi.

Dopo una breve intro che, a sonorità, mi ricorda vagamente quella di Blackened dei Metallica, si parte con New World Disorder, brano molto veloce e d’impatto con raffiche di doppia cassa e un cantato tanto sporco e violento quanto pulito e melodico seppur in piccoli tratti; segue a ruota Second Coming, song caratterizzata da un giro di accordi non distorti (che purtroppo hanno un brutto sapore “nirvaniano”) che preludono ad un massacrante giro di doppia cassa, che sarà poi il tappeto del ritornello (da notare la cattiveria vocale di Gl). Dopo Nature, veramente troppo breve (2:08) è il momento di Restless Soul, tipico brano nel quale, in parte, si avverte il buon stile Annihilator di Never Neverland; passa Malice And Dinamite e finalmente viene il turno del brano, a parer mio, più riuscito dell’intero full length, Six, Six, Six Is Like Sex, Sex, Sex: Pantera allo stato puro, una scarica di adrenalina nel vero senso della parola… mentre da lontano riesco a scorgere l’oscura ombra della sagoma del buon vecchio Anselmo che, a braccia incrociate, approva compiaciuto. Oltre alla title-track è da citare la presenza di un brano acustico con voce pulita (Free Again), la strumentale Carol e la cover ben riuscita dei Motorhead Ace Of Spades che chiude i quasi 50 minuti di Set The World On Fire.

Buona la prova del nuovo batterista Paolo Crimi che dimostra di essersi perfettamente integrato col resto del gruppo, assimilandone pienamente le particolarità che in tempi remoti e fortunatamente anche oggi, continuano a distinguerli dalle altre band del settore.

In definitiva un cd che mi sento di promuovere pur riconoscendo che pecchi in alcuni punti di originalità, sicuramente una nota stonata che di fronte al complesso del lavoro incide minimamente. Sono felice di poter constatare che la macchina Extrema non si è ancora fermata e, viste le premesse di questo Set The World On Fire, mi auguro che il futuro ci riservi ancora delle buone sorprese, così da poter tenere sempre alta la bandiera tricolore e tutti i gruppi made in Italy che contribuiscono a farla sempre sventolare a fianco di quelle straniere.

Daniele “partisa” Partisani

Tracklist:

1. In Gods Mercy
2. New World Disorder
3. Second Coming
4. Nature
5. Restless Soul
6. Malice And Dinamite
7. Six, Six, Six Is Like Sex, Sex, Sex
8. Stupid White Man
9. Set The World On Fire
10. Free Again
11. The Will To Live
12. Don’t Leave Me Alone
13. Carol
14. Ace Of Spades

Line up:

Gl Perotti – Vocals
Tommy Massara – guitars
Paolo Crimi – drums
Mattia BeeGee – bass

Discografia:

Tension At The Seams
1993 Flying Records / 2003 Ristampa Ammonia Records

The Positive Pressure (of Injustice)
1995 Flying Records / 2003 Ristampa Ammonia Records

Better Mad Than Dead
2001 Seven Records

Set The World On Fire
2005 Ammonia Records

Ultimi album di Extrema

Band: Extrema
Genere: Thrash 
Anno: 2016
75
Band: Extrema
Genere:
Anno: 2009
79