Recensione: Seven Stars
I Denied nascono a Messina all’inizio del 2004 e l’anno successivo, dopo aver completato la line-up, registrano il loro primo
demo intitolato Heavyland il cui genere proposto prende spunto da band come Iron Maiden, Helloween e Gamma Ray. Verso la fine
del 2006, grazie alla firma per Painkiller Records, vede la luce il primo album ufficiale dal titolo …When the Slate Becomes
Diamonds, che porterà il gruppo messinese a calcare il palco dell’Agglutination Festival insieme a band di fama mondiale come Dark
Tranquillity, Dismember e Vision Divine.
Ma veniamo al presente e parliamo del nuovo demo del 2010, Seven Stars. Il complesso pubblica un demo composto da quattro
tracce dove viene messa in mostra tutta la tecnica e la velocità di esecuzione del combo siciliano: ci troviamo di fronte ad una serie
di brani di power metal veloce e melodico, in cui si possono sentire vaghe somiglianze a gruppi come Skylark o, in alcuni rari casi,
Gamma Ray.
Il songwriting di questo disco è nel suo complesso ben riuscito e sono messe in mostra parecchie idee ben sviluppate, a partire dalla
seconda traccia (la prima è un’introduzione strumentale) Black Gate, in cui la voce del cantante Stefano Bottari spicca per la
potenza e il timbro particolari. Molto buono il lavoro alle tastiere a cura di Gabriele Crisafulli che, con suoni curati e melodie
accattivanti, rende le composizioni decisamente piacevoli.
Il terzo brano, la titletrack Seven Stars, abbandona i canoni classici del power metal, per assumere la forma di un mid-tempo
vario e melodico che a tratti strizza l’occhio alla proposta di nuove band internazionali come gli Orden Ogan e i Keldian.
L’inesperienza e la giovane età della band sono ancora piuttosto evidenti anche se le idee non mancano: l’ultima traccia My Advance,
vuole essere veloce e aggressiva ma alla fin fine risulta piuttosto priva di mordente, nonostante comunque un’ottima esecuzione da
parte di tutti i membri della band.
Seven Stars è quindi un demo genuino e ben suonato, con una produzione non del tutto perfetta ma convincente.
Ci tengo a far un piccolo appunto: i demo, per le band underground, sono il mezzo più efficace per farsi conoscere al pubblico, però
se non viene utilizzata la massima cura nella realizzazione, possono diventare delle armi a doppio taglio, specie se vengono inviati a
webzine per le recensioni. Tutto questo per portare l’attenzione sul fatto che prima di inviare un demo è bene controllare la qualità
della masterizzazione, perché ascoltare e giudicare un disco che salta in continuazione nello stereo diventa difficile e porta
immancabilmente a un giudizio più basso rispetto quello effettivamente meritato.
In ogni caso attendiamo il secondo album per poter giudicare meglio i Denied che, al di là di quanto espresso pocanzi, possono
arrivare ad alti livelli di composizione.
Stefano “Elrond” Vianello
Tracklist:
1. The Path
2. Black Gate
3. Seven Stars
4. My Advance
Line-up:
Stefano Bottari – Vocals
Cristian Giarraffa – Guitar
Dario Milazzo – Guitar
Gabriels – Keyboards
Aldo Mollica – Bass
Salvatore Grasso – Drums