Recensione: Seven Wishes
Non c’è due senza tre. Già, perché quando si cavalca l’onda del successo, può capitare che, miracolosamente, in un eccesso d’ispirazione non si plachi la spasmodica bramosia di comporre, di creare nuove opere che risultino all’altezza delle precedenti e, in questi attimi di frenesia artistica, può accadere che le cose talvolta riescano con successo, altre volte, invece, si rischia di compromettere ciò che di buono si è costruito in passato.
Se poi la fama è arrivata per merito di due pilastri dell’hard rock melodico come ‘Dawn Patrol’ (1982) e ‘Midnight Madness’ (1983), può sembrare abbastanza proibitivo ripetersi ancora.
Missione impossibile quindi ? No, perlomeno non per i Night Ranger, una band che ha saputo ampiamente dimostrare una grande sapienza artistica, esprimendo infinita e devota passione nella propria offerta musicale, e che con questo ‘7 Wishes’, uscito nel 1985, ci propone un hard rock bello tosto che, tuttavia, non disdegna affatto la compagnia delle tastiere, presentando qua e là delle tinte dal sapore progressive.
Una prima citazione la merita senz’altro la curiosa copertina, che raffigura il quintetto americano a bordo di un bombardiere, un B-25 Mitchell della seconda guerra mondiale, che testimonia l’improvvisa passione scoppiata nelle bizzarre menti di Jack Blades e Brad Gillis, rimasti letteralmente affascinati dagli aerei protagonisti dell’ultimo conflitto mondiale. Tutta la stravaganza e l’eccentricità dell’illustrazione, si rispecchiano a pieno nel lavoro dei nostri, che si presenta come una sorta di concept, basato sulla band che sorvola l’oceano a bordo del suddetto aeroplano.
Come è facile intuire, il disco sprizza energia e furore incontenibile, con pezzi che si dimostrano davvero adrenalinici : ‘Seven Wishes’, ‘Faces’, ‘This Boy Needs To Rock’ e ‘Night Machine’, presentano dei riff al fulmicotone in grado di surriscaldare l’atmosfera e di infiammare le orecchie degli ascoltatori, che rimarranno piacevolmente coinvolti (e anche travolti) dal sound elettrizzante e dalla velocità piuttosto elevata, a tratti irrefrenabile.
Davvero fenomenale è il risultato ottenuto in ‘I Need A Woman’, dove dei riffoni granitici fanno da sottofondo alla voce di Blades, esplodendo improvvisamente nella parte centrale, per poi riabbassare la loro “cattiveria” verso il finale. Un “trucco” in parte utilizzato anche in ‘I Will Follow You’. In tali passaggi, si conferma in forma smagliante la coppia di chitarristi formata da Jeff Watson e Brad Gillis (ingiustamente sottovalutata), che ci delizia con una prova davvero fuori dalla norma, costruita su di un’ottima velocità di esecuzione e grinta da vendere.
Un esempio chiaro è la solidissima ‘Interstate Love Affair’ (composta in origine nel 1984, e apparsa nel film ‘Teachers’ con Nick Nolte), dove i due s’immergono in duelli chitarristici assolutamente mozzafiato. Ottima prova replicata del resto, anche nella fantastica ‘Four In The Morning’, altra punta di diamante del disco, che riesce ad unire passaggi di chitarre ad alta incisività, con un ritornello che strizza l’occhio a direzioni più catchy. Ma Blades e Gillis sono dotati anche di un passionale lato romantico, che ci viene mostrato in episodi come ‘Sentimental Street’, una song decisamente keyboards-oriented (ancora Alan Fitzgerald ad alti livelli) e dal ritornello davvero irresistibile, e nella conclusiva ‘Goodbye’, vera e propria chicca dalle tonalità acustiche ed ammicanti, che ha letteralmente conquistato le classifiche americane.
Ebbene, gli indizi sembrano non lasciare scampo, ‘7 Wishes’ è un album di caratura elevata, indubbiamente all’altezza dei due gioielli chiamati ‘Dawn Patrol’ e ‘Midnight Madness’.
Un tris difficilmente eguagliabile, che conferma il combo di San Francisco quale assoluto protagonista della scena hard rock anni ottanta.
Irresistibile !
Tracklist:
01. Seven Wishes
02. Faces
03. Four In The Morning
04. I Need A Woman
05. Sentimental Street
06. This Boy Needs To Rock
07. I Will Follow You
08. Interstate Love Affair
09. Night Machine
10. Goodbye
Line Up:
Jack Blades – Voce / Basso
Jeff Watson – Chitarra
Brad Gillis – Chitarra
Alan Fitzgerald – Tastiere
Kelly Keagy – Batteria / Back. Voc.
