Recensione: Seventh Seal
Questo primo demo dei 7th Seal, band proveniente da Agrigento, arriva dopo le solita trafila dei vari cambi di line up ed assestamenti musicali vari, come anche la band fa notare nella bio di accompagnamento.
Il demo, dopo un intro, inizia con “Fire in your Eyes”, in cui non si trova traccia dello Speed e del Thrash di cui parla la band, ma che comunque risulta piuttosto gradevole, grazie ad un Power incrociato con soluzioni molto Metal classico, peccato che i cori non siano il massimo della perfezione, ed anche sugli stacchi la band poteva essere più precisa.
La seguente “Fly High” è molto più orientata sul Classic Metal rispetto al brano precedente, peccato che la linea di voce non sia pienamente convincente, ed anche in fase di arrangiamenti credo che il gruppo potesse fare di meglio, resta comunque il fatto che il brano è gradevole nel suo complesso.
L’ascolto prosegue con “Reveal your Face”, aperto da un riff roccioso, pr4ima di una leggera accelerazione, anche in questo caso mi sento di dire che l’idea di base è piuttosto buona, peccato che, perlomeno a mio parere, non sia stata sviluppata al meglio, soprattutto il ritornello avrebbe potuto essere decisamente migliore, sia con dei cori fatti meglio, sia arrangiando in aniera un po’ più elaborata la linea vocale.
Con “Waiting for the Light” la velocità sale, così come sale anche il livello degli arrangiamenti, e infatti davvero molto bello, ed inaspettato, lo stacco di batteria a metà brano, così come il rallentamento seguente.
Il cd si conclude con “Seventh Seal”, brano decisamente molto piacevole, ma sfortunatamente anche piuttosto banale, così troviamo da un lato delle belle melodie, che rimangono decisamente in testa, dall’altro invece si trovano soluzioni ritmico/melodiche che sanno di già sentito.
I suoni purtroppo sono molto impastati, e non riescono a donare potenza alle canzoni, oltre a rendere difficile, in certi punti, la piena comprensione di quello che si sta ascoltando.
Tecnicamente la band deve, secondo me, lavorare ancora parecchio, soprattutto sulla coesione, visto che spesso e volentieri i vari stacchi sono tutt’altro che precisi, e sui cori, che al momento mi sembrano essere l’aspetto più deficitario all’interno dei 7th Seal.
In conclusione posso dire che la band ha messo in mostra delle discrete idee, che però andranno sviluppate ed arrangiate meglio in futuro, purtroppo su questo demo aleggia un alone di “incompletezza”, che va ad intaccare quello che è il risultato finale. I mezzi per migliorare direi che ci sono tutti, adesso i siciliani dovranno solo mettersi al lavoro con impegno.