Recensione: Seventh Wonder [reissue]
Dopo l’uscita di scena di Tommy Karevik, i Seventh Wonder danno un segno di vita riproponendo parte del loro catalogo con una ristampa per Frontiers Records. Parliamo dei primi quattro full-length (su sei totali) del gruppo scandinavo: Become, Waiting in the wings, Mercy falls e The great escape.
Le reissue sono arricchite da un libretto espanso che include note scritte dai membri della band, che ha colto l’occasione e ha messo per iscritto i ricordi del processo creativo legato ai dischi sopracitati. Saranno disponibili, inoltre, i vinili per i cultori del vintage (in versioni limitate disponibili tramite lo store ufficiale).
I fan dei Seventh Wonder finalmente potranno quindi ascoltare gli album anche sulle piattaforme streaming e ripercorrere i primi passi del loro caratteristico progressive metal, a partire da Become, con Andi Kravljaca al microfono, per arrivare a Mercy falls, il concept album che ha reso nota la band e The great escape che ne ha consolidato il sound pulito e virtuosistico con pezzi come “Alley Cat”.
Le ristampe sono un modo per far conoscere la band anche ai neofiti. Auguriamo ogni bene alla band aspettando il nuovo frontman.