Recensione: Sex, War & Prayers

Di Stefano Risso - 30 Dicembre 2005 - 0:00
Sex, War & Prayers
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Anno: 2005
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67

Dopo diversi demo e cambi di line-up, i veneti Love Forsaken danno
alla luce il primo full-length. Sex, War & Prayers è un lavoro
interessante, che non ha mancato di sorprendermi positivamente e che mi ha
delineato il profilo di una band con notevoli capacità, alla quale manca quella
dose di esperienza e malizia che si può acquisire solo col passare del tempo.

Death metal dalle tinte scure e malinconiche, inserti di tastiera ben
amalgamati alle chitarre, strutture ritmiche dalla vena prog e un bagaglio
tecnico più che soddisfacente. La prima particolarità che risalta subito
all’orecchio è la grande ariosità delle composizioni; a discapito
dell’aggressività i nostri si prodigano in soluzioni mutevoli, in melodie
romantiche ed eleganti, con passaggi di chitarra che spiazzano l’ascoltatore.
Sin dall’opener Diamonds Rain i Love Forsaken mettono bene
in chiaro le proprie intenzioni: riffing di retaggio nord europeo, con quella
giusta dose di variabilità e gusto da non risultare eccessivamente inflazionati,
vocals graffianti alla Tagtgren (tanto per rendere l’idea delle coordinate su
cui si esprime il cantante Danny), un lavoro dietro alle pelli pulito e preciso
e bellissimi tocchi di tastiera che non solo accompagnano e completano il tutto,
ma si lanciano anche in assoli incrociati con le chitarre. Stessa cosa dicasi
per i restanti brani del lotto, tutti dotati di un’anima propria e di
peculiarità che meriterebbero di essere citate, come la lunga (quasi nove
minuti) Forsaken Love, con un break centrale davvero molto raffinato.

Dopo gli elogi le piccole “pecche” del disco: fondamentalmente l’unica cosa
che rimprovero ai Love Forsaken è la mancanza di spontaneità e di
frangenti in grado di trascinare l’ascoltatore. Se da un lato il bello di queste
canzoni è appunto il lavoro di ricerca dietro ad ogni singolo passaggio,
dall’altro mi sarebbe piaciuto ascoltare qualche riff più semplice ma più
diretto, qualche sfuriata in grado di rendere ancora più ricche le composizioni.
E qui ritorno al discorso accennato sopra: con un po’ di esperienza in più sono
certo che questi ragazzi potrebbero coniugare al meglio il sound espresso in
questo debutto con maggiore aggressività e groove.

Rimane comunque una critica strettamente personale che non intacca il valore
del disco. Sex, War & Prayers è un album coraggioso, che fa ben
sperare per il futuro dei nostri. Formazioni del genere vanno solo supportate,
bravi!

Stefano Risso

Tracklist:

  1. Diamonds Rain
  2. Lightfull Experience
  3. Words To The Wind
  4. The Human Race
  5. Forsaken Love
  6. Beyond
  7. Education
  8. Ominus
  9. Sex, War & Prayers

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