Recensione: Shining Evil Light
Dopo due demo, un promettente ep, e numerosi attestati di stima raccolti nel corso di
questi anni, arriva finalmente il momento del primo full-length da parte degli
Infernal Angels, che con questo Shining Evil Light
confermano tutto quello che di buono avevano costruito in precedenza andando ad
accontentare chi si augurava un seguito altrettanto convincente dell’ottimo
Dominus
Silentii.
Shining Evil Light è un disco profondo, in cui le vere
protagoniste del lavoro sono le sensazioni inquietanti e sinistre che i nostri
riescono a infondere attraverso composizioni lineari ma estremamente evocative,
in cui la velocità fine a se stessa viene posta in secondo piano dando maggior
risalto alla componente emotiva del black metal. Un lavoro drammatico,
evocativo, epico, malinconico, ricercato ed elegante nella sua semplicità di
fondo, condotto quasi esclusivamente con gli strumenti classici della
tradizione, a cui si aggiungono ottimi stacchi acustici in grado di amplificare
ulteriormente lo spettro emotivo che Shining Evil Light è in grado
di scaturire. Tutto questo grazie alla buonissima ispirazione goduta in fase di
songwriting da parte degli Infernal Angels e a una produzione
professionale e praticamente ineccepibile.
Shining Evil Light contiene nella propria tracklist tre brani
presenti nel precedente demo Dominus Silentii, grazie ai quali è
possibile apprezzare la volontà da parte dei nostri di non sedersi sugli allori,
bensì di portare elementi nuovi al proprio sound, rendendo la proposta il più
personale possibile. Il nuovo corso (se così lo possiamo chiamare) degli
Infernal Angels si allontana dalla componente sinfonica di Dominus
Silentii, vertendo sulla radice più cruda del black metal. Un tappeto di
chitarre ispiratissime, batteria precisa e minimale, un cantato maligno a dovere
a cui si aggiungono via via elementi che donano ancor più fascino e mistero alle
tracce presenti. Come ad esempio nell’opener Requiem for a Soul, in cui
una lugubre cavalcata black metal viene rotta da un break acustico con tanto di
voce sussurrata in sottofondo, pronta a esplodere nuovamente in un vortice nero
profondissimo e della seguente In November Days, aperta da arpeggi
malinconici di ottimo gusto. Per arrivare poi a quella che io considero la
migliore traccia presente (e piccolo capolavoro… ascoltare per credere) ovvero
Palace of Silence, anch’essa introdotta dal felice connubio break
atmosferico/voce sussurrata seguita da una bellissima sequenza di frangenti
cadenzati uno più bello di un altro e sfuriate a tutta velocità il tutto
impreziosito da un’aurea epica molto interessante. Seguono poi i tre brani
presenti gia in Dominus Silentii (Shining Evil Light, Dominus
Silentii e Vigilia Secunda), ulteriore testimonianza delle capacità
dei nostri, arrivando alla coppia Obscure Dimension (Take the Evil Beauty)
ed Endtime Divine, altrettanto efficaci e teatrali, specialmente la
prima, dotata di un finale pregevolissimo. A chiudere il disco è posta la cover
degli Immortal, At the Heart of Winter, molto fedele all’originale
e ben interpretata da tutta la band.
Shining Evil Light è dunque un prodotto di sicuro valore, che
ci regala una formazione con buonissime capacità e con la ferma volontà di
affermarsi all’interno del panorama black metal italiano. L’impressione che
Xes e compagni possano ulteriormente affinare la propria musica è molto
forte, ma nel frattempo godiamoci questo Shining Evil Light. Ne
vale davvero la pena.
Stefano Risso
Tracklist:
