Recensione: Sigh no more
Nel Dicembre 1988 Kai Hansen decise di scuotere il mondo del metal lasciando gli Helloween. Suo intento originario era quello di formare un gruppo solista. Poi, come tutti sappiamo, sono nati i Gamma Ray. Una scelta discutibile dal momento che dopo l’ottimo Walls of Jericho, che aveva fatto conoscere gli Helloween al grande pubblico, erano seguiti i due “Keeper of the 7 keys”. Due album storici che tuttora costituiscono la “Bibbia” per ogni fan di power metal. Hansen, oltre ad avere formato le zucche di Amburgo, aveva anche contribuito al loro successo con canzoni immortali come Ride the sky, Murderer, Halloween, Future world, I want out e March of time. Nel 1990 l’ attesa per il suo esordio con i Gamma Ray era palpabile e Heading for tomorrow fu un buon lavoro, ben accolto, non molto distante dal sound degli Helloween.
Nel 1992 esce il secondo disco intitolato Sigh no more. Un album coraggioso, poco apprezzato e molto criticato al tempo perchè meno immediato rispetto al suo precedessore. A mio parere Sigh no more è una piccola perla che è stata sottovalutata per troppo tempo e che mostra le grandi capacità creative di Kai Hansen; un genio totale. L’ album si apre con Changes e si capisce fin dalle prime note che lo stile dei Gamma è cambiato. Parte lentamente con la voce di Scheepers (uno dei pochi sostituti possibili di sua maestà Kiske) che alterna bassi ad acuti incredibili. Poi un ottimo assolo e un cambio di ritmo fanno di quest’ opener un gioiello per originalità e qualità. Rich & famous poteva essere incisa su Heading for tomorrow perchè molto allegra e coinvolgente, nel coro in particolare. As time goes by comincia con un bel giro di basso e dopo il chorus la canzone si trasforma grazie ad un assolo “alla Kai” e ad un cambio di ritmo, per poi tornare senza forzature alle sonorità iniziali. ( We won’t ) stop the war è veramente una traccia particolare. Dotata di un sound davvero accattivante, a tratti rabbioso, che cambia continuamente mentre la voce di Ralf sale scende con una faciltà disarmante. Father and son sembra inizialmente un lento tradizionale dove lo strimpellio della chitarra acutistica e le dolci note del piano accompagnano la voce di Ralf, ma anche questa canzone presenta delle sorprese. Si anima inesorabilmente grazie ad un gran lavoro di chittare molto riuscito. One with the world è immediata e stupisce per semplicità l’ assolo orecchiabile e il coro che sembra fatto appositamente per essere cantato dal pubblico. Ottimo inoltre il riff nel finale. Start running è una canzone carina caratterizzata da un guitar solo rabbioso, tuttavia la traccia resta abbastanza anonima. In Dream healer si percorrono invece suoni strani all’ inizio, dove il basso imperversa. Un sound diverso, bellissimo, che mi è rimasto impresso nella mente. A rendere la canzone un capolavoro ci pensa Hansen che si sbizzarisce con la chitarra. The spirit è una canzone Helloween style dotata di un coro trascinante e di ottime melodie.
In definitiva Sigh no more è un album suonato e cantato in maniera magistrale. Già da questi primi lavori il nome Gamma Ray era sinonimo di professionalità e accuratezza. Quasi tutte le canzoni, tranne Rich & famous e The spirit, presentano cambi di ritmo che rendono necessari diversi ascolti per il completo apprezzamento. Un disco meno immediato ma più originale, che mostra la voglia di stupire di Hansen e soci. Un cd che consiglio a tutti. Un raro esempio di power metal d’autore.
CHANGES / RICH & FAMOUS / AS TIME GOES BY / ( WE WON’ T ) STOP THE WAR / FATHER AND SON / ONE WITH THE WORLD / START RUNNING / COUNTDOWN / DREAM HEALER / THE SPIRIT.