Recensione: Silver Linings

Di Andrea Bacigalupo - 21 Agosto 2021 - 22:07
Silver Linings
Etichetta: Megaforce Records
Genere: Vario 
Anno: 2021
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
85

Dal peggio si può sempre cercare di ricavare il meglio. Come ognuno di noi sa, alla fine del 2019 l’umanità ha cominciato a vivere l’incubo della pandemia di covid-19, dal quale si deve ancora svegliare.

Purtroppo niente di nuovo, la razza umana ha già vissuto parecchie volte tragedie simili. Si pensi alle peste nera che, tra il 1346 ed il 1353, provocò quasi 20 milioni di vittime, all’influenza spagnola, che si diffuse tra il 1918 ed il 1920 causando 50 milioni di morti, a quella asiatica che imperversò tra gli anni 1957 e 1960 ed alla più recente da AIDS, dei primi anni ’80.

Nonostante le tante esperienze la porta della stalla è rimasta aperta ed il Mondo è risultato completamente impreparato a questo nuovo flagello, che si è diffuso a macchia d’olio e ad una velocità impressionante, causando, fino ad oggi, oltre quattro milioni di morti.

Questa non è la sede per fare polemiche o dare giustificazioni sul perché è successo questo (personalmente non mi ritengo neanche in grado di farlo), il fatto concreto è che una delle misure prese da molti governi è stato il ‘lockdown’, ossia il confinamento.

La maggior parte di noi si è trovata chiusa in casa, seduta per giorni sul divano con mille domande nella testa, con un futuro che sembrava sempre più incerto, negativo e destabilizzante man mano che passava il tempo. La piaga del Coronavisus non è solo sanitaria (purtroppo qui devo usare il presente), ma anche sociale ed economica.

Come tanti altri settori, il mondo dell’arte è stato colpito duramente da questa crisi con eventi cancellati, nuove produzioni sospese, locali di intrattenimento chiusi, ecc.

Charlie Benante (talentuoso batterista degli Anthrax, per chi è sceso da Marte cinque minuti fa) è tra quelli che, in qualche modo, ha scelto di andare avanti, adattandosi e cercando di mantenere il contatto con il suo pubblico attraverso quello che potrebbe essere definito come uno dei simboli di questa pandemia: la rete internet, che ci rende tutti collegati, con i suoi pregi e difetti, pur se chiusi in casa.

Per questo ha chiamato due suoi amici, tali Alex Skolnick dei Testament e Ra Diaz dei Suicidal Tendencies (… azz!!) e con loro ha riprodotto ‘YYZ’ dei Rush (da ‘Moving Pictures’ del 1981), pubblicando il video su Youtube sotto forma di Jam, con ognuno che suona da casa sua.

Al di là del grande pezzo suonato alla grande, la cosa piace e Charlie continua: con altri musicisti straordinari, appartenenti a tante realtà musicali trova altri pezzi altrettanto incredibili da coverizzare e mettere in rete.

La capacità di questi artisti e la loro cultura fa si che la cosa si possa estendere oltre l’Heavy Metal e, nella raccolta di videoclip che prende il nome di ‘Quarantine Jam’, c’è un po’ tutto quello che è il mondo della musica: Rock, Rap, Indie, Punk, Grunge, NWOBHM … spaziando dagli anni ’70 fino ai giorni nostri.

Oggi una buona parte di queste registrazioni è stata racchiusa nell’album ‘Silver Linings’, disponibile dal 14 maggio 2021 tramite Megaforce Records.

Troviamo pezzi storici, o comunque, importanti, suonati alla grande, in modo fresco ed energico, mantenendo in luce le personalità degli interpreti ma senza stravolgerne l’essenza originale.

Facendo qualche esempio, le versioni di ‘City of Blinding Lights’ degli U2 (da ‘How to Dismantle an Atomic Bomb’ del 2004), con Frank Bello (Anthrax) e Mark Osegueda (Death Angel) e di ‘Rihannon’ dei Fleetwood Mac (dal primo album omonimo del 1975), con Mark Menghi (Metal Allegiance, BPMD), Jennifer Cella (Trans-Siberian Orchestra), Randy McStine (Lo-Fi Resistence) ed Alex Skolnick, sono semplicemente da brivido. Mark e Jennifer reggono in pieno il confronto rispettivamente con Bono e con Stevie Nicks, interpretando i brani alla grande e diffondendo la loro stessa magia emozionale (tra l’altro, la maglietta di Lady Gaga indossata da Frank Bello sottolinea come ogni confine musicale sia ormai rotto da tempo).

L’energia ribelle scorre a fiumi nel medley dei Run DMC, con Rob Caggiano (Ex Anthrax), Ra Diaz e proprio Darryl ‘DMC’ McDaniels alla voce. Il Rap incontra il Metal (come dichiara la T-Shirt degli AC/DC indossata dal cantante), una fusione già avvenuta in passato ma sempre detonante. Un pezzone.

A dir la verità, alcuni brani mi hanno fatto rinascere interesse verso quello che avevo accantonato da tempo. Il Grunge non è tra le mie corde, ma la versione di  ‘Chloe Dancer/Crown Of Thorns’ dei Mother Love Bone (da ‘Shine’ del 1989) mi ha impressionato e, ascoltando ‘Funny Vibe’, mi sono chiesto il perché un gruppo come i Living Colors non mi abbia colpito all’epoca. C’è tempo per rimediare.

Particolare e niente male è la cover di ‘Bad Guy’ di Billie Eilish, un’artista che, fino a ieri, neanche sapevo che esistesse.

E poi c’è l’omaggio a Loro, con ben due pezzi e con tanto di orribili maschere: dei grandi Kiss vengono riprodotte  ‘All The Way’ (da ‘Hotter than Hell’ del 1974) e ‘Mr. Speed’ (da ‘Rock and Roll Over’ del 1976). E’ puro divertimento, per chi lo suona e per chi lo ascolta.

Sarebbe giusto citare tutte le cover e tutti gli artisti: ‘Presto Vivace’ degli UK, dove partecipa Jordan Rudess dei Dream Theater, ‘Transylvania’ degli Iron Maiden, con Snake Sabo (Skid Row) e Jon Donias (Anthrax e Shadows fall) che duellano con le asce, ‘Public Image’ dei Public Image Limited, il gruppo che ha fondato Johnny Rotten dopo aver lasciato i Sex Pistols … troppi … qualcuno lo saltiamo.

Non diciamo nulla neanche delle abilità dei musicisti, d’altronde, parlare di come suona la batteria Charlie Benante o la chitarra Alex Skolnick e Rob Caggiano od il basso Frank Bello e Ra Diaz o di come cantano Mark Osegueda, Jennifer Cella o Carla Harvey dei Butcher Babies (nonché fidanzata di Charlie) è abbastanza inutile.

Gli album di cover non sono una novità ma ‘Silver Linings’ riflette l’attuale momento storico attraverso grandi pezzi di un tempo passato, interpretati da grandi artisti che non si sono voluti piegare alle avversità di una pandemia. In fondo la musica Rock vuol dire questo: andare avanti.

Una parte del ricavato dalla vendita di ‘Silver Linings’ sarà donato alla Neal Casal Music Foundation, associazione di beneficenza che fornisce strumenti musicali, lezioni e supporto psicologico ai musicisti.

Ultimi album di Charlie Benante

Genere: Vario 
Anno: 2021
85