Recensione: Sirens of the Styx
Figli della florida scena metal Australiana gli Ilium arrivano alla prima pubblicazione ufficiale sotto le insegne della nostra Steelheart Records, la proposta della band è un robusto metal classico di chiara estrazione americana e dalle vaghe tinte epiche che non potrà deludere i più oltranzisti seguaci della fede metallica tra di voi.
Gli australiani in questione hanno ereditato il nome da un celebre romanzo di Dan Simmons, poi divenuto una saga, ma non siamo di fronte a un concept che si ispira a questa opera e sembra che a livello tematico gli Ilium sappiano spaziare tra temi differenti. La produzione del cd è incentrata sulle chitarre e sulla sezione ritmica, gli Ilium non prendono minimamente in considerazione contaminazioni sinfoniche e quanto altro ma badano semplicemente al metal suonato con passione e perseveranza. Senza dubbio il songwriting si dimostra intelligente ed elaborato senza perdere mai di vista il tiro dei pezzi e l’impatto sull’ascoltatore, in effetti la band australiana non mi pare voler stravolgere i canoni del metal classico ma mi sembra più interessata a generare pezzi potenti e cattivi da suonare sul palco. Senza dubbio gli Ilium hanno un forte appeal live che gli garantirà larghi consensi durante i concerti, peccato che la band suoni solo in Australia e non abbia ancora avuto modo di farsi conoscere più di tanto nel Vecchio Mondo. A livello vocale la band si avvicina allo stile classico degli anni ottanta ricordando in più frangenti band statunitensi come gli October 31 e i K-Octave e certamente si discosta dalla tradizione power teutonica con i suoi cantanti dalle voci bianche.
Il disco incomincia con la potenza frontale di “Antigone” un ottimo esempio dell’attitudine genuina degli Ilium, un brano energico giocato su chitarre taglienti e parti vocali al vetriolo certamente non innovative ma assolutamente concrete ed apprezzabili. Più elaborata e ambiziosa “Embrace the myth” mostra la maturità tecnica degli Ilium, il brano si snoda tra parti dinamiche senza mai perdere di vista il tema melodico centrale, ottimo il ritonello che promette grossi responsi in sede live. Con “Solitary empires” gli Ilium offrono il giusto tributo alla penna di Dan Simmons e alla sua opera visionaria, il brano è molto energico e diretto, certamente una delle canzoni migliori dell’intero platter. La band colpisce duro anche nella successiva “Half life”, qui le chitarre viaggiano veloci e spezzano le ossa all’ascoltatore senza lasciare dubbi sulla bontà della porposta del gruppo. Con “Semblance” gli Ilium si spingono verso soluzioni ambiziose che ricordano i primi Mercyful Fate con le dovute proporzioni. Successivamente “Beowolf defeats Grendel” ci riporta ad atmosfere più propriamente epiche, in ogni caso gli Ilium non vanno confusi con il marasma power europeo con il quale non condividono nulla a livello sonoro. Ancora massicci e convincenti con “Quoth the ravens” gli Ilium continuano la loro opera di distruzione sonora, questo “Syrens of the styx” non è un capolavoro ma certamente ti tiene incollato alle cuffie. Più snella e diretta “Tombsouls” riporta la band australiana verso la tradizione americana classica dimostrandosi una canzone dal potenziale live indubbio. La conclusiva title track non sposta di una virgola il tiro del disco confermando in pieno quanto di buono gli Ilium hanno prodotto in questo disco di debutto.
Il metal australiano ci ha insegnato che non esistono solo gli AcDc. Negli anni band come Pegazus, Black Steel, Dungeon, e altre ancora hanno tenuto alto il vessillo del metal classico dalle tinte epiche. Gli Ilium non cambieranno la storia del metal ma certamente hanno le carte in regola per poter convincere chi tra voi è legato fedelmente ai canoni classici del metal. Speriamo che in futuro ci siano le possibilità concrete di portare questa band a suonare in Europa in modo da far conoscere anche qui da noi il talento di questi ragazzi. Vi consiglio di dare un ascolto attento a questo platter e di tenere presente il nome di questa band perchè senza dubbio ne sentiremo parlare ancora nel prossimo futuro.
1 Antigone
2 Embrace the Myth
3 Solitary empires
4 Half life
5 Semblance
6 Beowolf defeats Grendel
7 The celestial sphere
8 Quoth the raven
9 Tombsouls
10 Sirens of the styx