Recensione: Skydancers
Devo dire di essermi trovato in difficoltà nel recensire il disco di debutto dei toscani Nhorizon. La band si forma nel 2004 e, dopo la pubblicazione del primo demo intitolato Oniric Tales avvenuta nel 2007, giunge alla firma del contratto con My Kingdom Music pubblicando il primo full-lenght intitolato Skydancers. Il gruppo propone un power metal con venature prog influenzato dal tipico sound di fine anni Novanta che richiama alla mente band quali primi Labyrinth, Angra, Dream Theater Eldritch e Lost Horizon. È bene segnalare sin da subito le valide doti tecniche dei singoli musicisti, anche se a volte queste non sono sufficienti per la buona riuscita di un disco e questo è proprio il caso dei Nhorizon: una band molto pretenziosa alla quale viene data la possibilità di comporre un disco in tempi ancora troppo prematuri.
Tra i dieci brani che compongono questo lavoro spicca Into The Night, breve ma pregevole introduzione di tastiere dalla durata di appena un minuto che lascia intravedere subito la buona sensibilità melodica della band. Segue a ruota la title track The SkyDancer, il miglior pezzo dell’album: il brano in questione, pur essendo tecnicamente articolato, si lascia apprezzare per la buona dinamicità e scorrevolezza delle linee vocali attraverso le quali si intravedono le potenzialità del singer Lorenzo Ticci.
Molto teatrale e vario risulta essere The Choice, un brano che mostra le diverse sfaccettature di una band che sa esibire aggressività e melodia senza strafare. Da notare l’ottima prestazione del tastierista Fabrizio Muratori che riesce a mettersi in evidenza per tutta la durata del disco.
Si lascia ascoltare volentieri anche la strumentale Heaven’s War una traccia in cui i Nhorizon propongono una canzone ben strutturata dove le chitarre di Massimo Castri bene s’intrecciano con il buon lavoro svolto della sezione ritmica di Simone Cantini e Alessandro Brandi (rispettivamente bassista e batterista), il tutto sempre affinato dall’ottimo gusto melodico del già citato Muratori. Anche Remeber You riesce a impressionare favorevolmente nonostante sia penalizzata da una performance non proprio brillante del catante, il brano tende a riassumere in ogni caso quelle che sono le caratteristiche dei Nhorizon, ossia uno spiccato senso della melodia unito a un’adeguata varietà stilistica frutto delle innumerevoli influenze che la band dimostra di avere.
Purtroppo tre canzoni su dieci sono poche per poter valutare come si deve la proposta di questo giovane quintetto, che pur avendo mostrato di saper giocare delle buone carte, risulta essere ancora acerbo.
È parere di chi scrive che la My Kingdom Music, pur avendo avuto buoni propositi nei confronti dei Nhorizon, avrebbe potuto attendere ancora un po’ di tempo prima di permettere al gruppo di debuttare con un album. È proprio il caso di dirlo, ogni cosa a suo tempo.
Domiziano Mendolia
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Tracklist:
1. Into the Night
2. The SkyDancer
3. The Choice
4. The Secret
5. Heaven’s War
6. Surfing Time
7. Anthem of….
8. Heroes
9. Remember You
10. Ancient Way
Line-Up:
Lorenzo Ticci (Vocals)
Massimo Castri (Guitars)
Fabrizio Muratori (Keys)
Simone Cantini (Bass)
Alessandro Brandi (Drums)