Recensione: Slaves of Time
Dai che ci siamo!
“Slaves of Time”, secondo EP della carriera dei thrasher bolognesi Criminal Side evidenzia, ancor prima della qualità compositiva in sé, quell’attitudine che nel corso di questi ultimi anni sta ispirando nuovamente centinaia di nuove leve. Leve che, oltre a raccogliere quanto di meglio abbia prodotto il thrash nel corso del passato, sono pure in grado di valorizzare in chiave moderna un modus componendi altrimenti passibile di pura imitazione.
Chi da una parte si lascia trasportare dalla pulsante esigenza dello spontaneo, quanto impulsivo, thrashcore di matrice newyorkese, chi dall’altra diverge verso flavour identificabili nella commistione con il death metal. I Criminal Side, con il loro sound potente, vigoroso ed aggressivo, si accostano più a quest’ultima corrente citata. Nati a pane, Slayer e Metallica, nel 2006 i fondatori Lorenzo Sighinolfi ed Enrico Berti completano la formazione con Alex Gaiani (ora Disease Illusion), Leo Rella e Lorenzo Truppi. Viene quindi pubblicato il primo EP “Abyss of Humanity”. Un piccolo successo molto apprezzato dal circondario, tanto che il gruppo si lancia in concerti nei più importanti locali della florida scena metal bolognese. Agli inizi del 2009 Gaiani lascia la band per dedicarsi ai Disease Illusion, con conseguente avvicendamento: Truppi alla batteria e Arash Saboori al basso.
Nascono quindi i rinnovati Criminal Side e di conseguenza un nuovo modo di comporre. Gli ingredienti ci sono tutti: il growl di Sighinolfi, le accelerazioni ritmiche per mano di Saboori e Truppi, e le dinamiche chitarre del duo Paolini/Berti danno vita a sei canzoni particolari il cui segno distintivo principe sono certe sonorità arabeggianti messe in evidenza fin dal brano d’apertura “Falling Sand”. Tali sonorità risultano particolarmente riuscite e differenziano la proposta del nostro combo da molte thrash/death metal band in circolazione. Queste sinuosità armoniche trovano integrazione con il pregevole lavoro solista alle sei corde di Berti, autore di alcuni spunti d’ottima fattura, uno su tutti quello che ascolterete in “Southern Battle Cries”. Buona anche la produzione perché, sebbene acerba, riesce a far emergere intenzioni e personalità.
In attesa del disco d’esordio (attualmente in lavorazione), non possiamo che fare i sinceri complimenti ai Criminal Side per “Slaves of Time”: un mini disco davvero apprezzabile.
Nicola Furlan
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Tracklist:
01 Falling Sand
02 Slaves of Time
03 Beholding the Sun
04 Southern Battle Cries
05 Legion of Whirlwind
06 Failure of God
Formazione:
Lorenzo Sighinolfi: Vocals
Enrico Berti: Lead Guitar
Luca Paolini: Rhythm Guitar
Arash Saboori: Bass
Lorenzo Truppi: Drums