Recensione: So Close To Heaven
E’ certamente con orgoglio che possiamo affermare che uno degli act più importanti della “new wave of AOR” – che da anni vede tante band contemporanee cimentarsi, soprattutto in nordeuropa, con quel rock adulto che brillò del suo massimo splendore negli anni Ottanta del secolo scorso – sventoli bandiera tricolore.
Parliamo naturalmente dei Lionville di Stefano Lionetti, i quali, sin dall’esordio nel 2011, hanno snocciolato un florilegio di album uno più sfavillante dell’altro, percorrendo il sentiero artistico tracciato da Toto, Richard Marx, da certi Chicago più morbidi, e da tanti altri.
A distanza di due anni da “Magic Is Alive”, ecco dunque arrivare il nuovo album dei Lionville, Insieme a Lionetti, troviamo sempre saldamente dietro al microfono Lars Säfsund (Work Of Art), mentre il resto della line-up è completato da Michele Cusato alle chitarre, Fabrizio Caria al pianoforte ed alle tastiere, Giulio Dagnino al basso e Martino Malacrida alla batteria.
E il nuovo “So Close To Heaven” offre un’ ennesima sfilza di canzoni sbrilluccicanti di smagliante rock melodico, stracolmo di squisita ricercatezza.
La gran parte delle canzoni si colloca nel solco di un classico AOR/melodic rock dalle ascendenze soprattutto West Coast. E’ il caso di Only The Brave e dell’ancora più grintosa Angel Without Wings, uptempo energici in cui l’attenzione dell’ascoltatore è catturata soprattutto da chitarre (pregevole l’assolo in Angel) e tastiere, carichi di grinta, classe e melodia.
This Time è ancora una scheggia di purissimo AOR, arrembante e solare, arricchito da cori orecchiabili e raffinati tocchi di tastiere e chitarre, e si segnala altresì per un duetto vocale tra Lars Safsund ed un altro grande cantante del settore, Robbie LaBlanc (Find Me, Blanc Faces). Ancora, Cross My Heart è un altro brano veloce, sostenuto da riff tratteggiati dai tasti d’avorio e dalle sei-corde, nonché da una ritmica sostenuta, sebbene sempre immersa in un crogiolo di melodie limpidissime .
The World Is On Fire si contraddistingue con una maggiore aggressività delle asce, che conferiscono ancor più carattere alla canzone (comunque ancora una colta infarcita di sublimi raffinatezze).
Arrow Through My Heart è, invece, un class rock energico e nervoso, nonchè un omaggio a quel Richard Marx che rappresenta uno dei maestri della band, scritta proprio dallo stesso Richard Marx con Bruce Gaitsch e Fee Waybill durante le sessioni del celebre “Repeat Offender”.
Nella cartella “slow”, ecco brillare l’ eccelsa I’ll Be Waiting Tonight (ballad Toto-style dalla classe finissima e dai gentili tocchi di tastiere e chitarre), ma anche Can’t Live Without Your Love (power ballad ottantiana con il cantante decisamente sugli scudi.
Sebbene “So Close To Heaven” non offra alcuna particolare sorpresa o rivoluzione stilistica, con questo ultimo lavoro i Lionville riescono a riempire di gioia i fans dell’epoca in cui Toto, Airplay, Journey, Boston erano i re delle classifiche e delle stazioni radio, esibendo ancora una volta classe strumentale, capacità di scrittura di melodie cristalline in salsa rock di stampo U.S.A. (ma qui anche con un tocco swedish), e pure feeling e capacità di emozionare l’ascoltatore.
Francesco Maraglino