Recensione: Soldiers Under Command
Il rock’n’roll e sempre stato considerato come la musica del diavolo, ma questi quattro ragazzi americani sono una piacevolissima eccezione! Come voi direte? Eh già, la band capitanata dai fratelli Sweet (Michael e Robert) ci propone un piacevolissimo hard rock melodico, con un grandissimo gusto per i solos e le melodie, ma con lyrics profondamente cristiane!!! Se qualche metallaro devoto al Signore delle Tenebre può sentirsi schifato è liberissimo di guardare altrove, se invece (come spero) volete scoprire questo gran gruppo non vi resta altro nel continuare a leggere la recensione. La sezione ritmica è composta da Robert Sweet (drums & back vocals) e Timothy Gaines (Bass Guitar) abilissimi nel ricamare una sonorità compatta e potente. Micheal Sweet (e permettetemi di dire che è uno dei vocalist più sottovalutati e misconosciuti dell’hard rock oltre ad essere un grandissimo chitarrista) e Oz Fox (lead guitar & back vocals ) si scambiano convenevoli a non finire tanto nelle ritmiche, quanto nei solos. Il platter in questione contiene dieci validissimi brani, a cominciare dalla title track, splendida hard rock song giostrata con vigore e compattezza dalla band con Michael in grandissima forma, splendidi solos e cori intriganti e catchy. La seguente Makes Me Wanna Sing è un brano breve e veloce utilizzato come opener nel tour di Soldiers Under Command con lyrics al 100% di stampo cristiano. Together Forever è un altro brano catchy con cori spassosissimi ma ben riusciti. First Love è la prima ballad e la qualità del vinile cala per l’eccessiva zuccherosità e stucchevolezza del brano in questione (stessa considerazione per Togheter As One, song non brutta ma eccessivamente smielata). The Rock That Makes Me Roll è la canzone più riuscita dell’intero lotto con uno splendido ritornello che vi si stamperà in testa solo dopo il primo ascolto e con Micheal che fa delle vere e proprie acrobazie con la sua splendida voce. Reach Out (lanciato come singolo), è un brano discreto con cori estremamente ruffiani ma che non convince appieno. (Waiting For) A Love That’s Real è un brano improntato sulle solite dolcissime e ispirate lyrics di Robert e Michael ma che non svetta in confronto ai capolavori del disco. Surrender è un buon brano di hard rock, con la sezione ritmica della band in grande evidenza e con ottimi riff creati dai “polipi” Michael e Oz. La song finale Battle Hymn of The Republic (Glory, Glory, Hallelujah) è una vera e propria dichiarazione di intenti degli Stryper che fa parecchio sorridere (nel senso buono del termine). Questo disco è uno dei migliori platter di hard rock’80 che potrà soddisfare la vostra voglia di ascoltare canzoni molto melodiche ma non per questo dotate di un suono debole (tutt’altro) e soprattutto riscoprire una band troppo sottovalutata qui in Italia! Consigliato.
Tracklist:
1. Soldiers Under Command
2. Makes Me Wanna Sing
3. Together Forever
4. First Love
5. Rock That Makes Me Roll
6. Reach Out
7. (Waiting for) A Love That’s Real
8. Together as One
9. Surrender
10. Battle Hymn of the Republic