Recensione: Solemn Impiety of Sacrilege
‘Solemn Impiety of Sacrilege’, album pubblicato il 31 ottobre 2023 per Nova Era Records, è il quarto lavoro in studio per i Dorguz, one man band fondata nel 1998 dal frontman Chernobog, che vede in questa ultima release l’ingresso di una nuova componente, Hekate, impegnata nei testi e nell’artwork dell’opera.
8 brani per poco più di 30 minuti all’insegna di un ferale e blasfemo Black Metal vecchia scuola, che riporta alla seminale scena scandinava e inglese degli anni Novanta, con riff taglienti come lame e una batteria che martella incessantemente come un cuore nero.
Il mastermind Chernobog e la monaca segretamente dedita alle arti oscure Hekate hanno una netta predilezione per temi satanici ed esoterici, che ritroviamo nelle lyrics che vi invito ad approfondire, se sono anche di vostro gradimento. Il concetto di satanismo viene trattato come lo intende la band, ovvero un concentrato depressivo di nichilismo e misantropia, un’invocazione al male e al nulla, sia in termini metafisici, sia riguardo la sua fenomenologia contingente che si esprime nelle pratiche occulte e stregonesche.
Ascoltare ‘Solemn Impiety of Sacrilege’ significa compire un viaggio attraverso fredde atmosfere infernali, perfetto sottofondo per questo mese di novembre appena iniziato insomma, almeno per me che amo particolarmente queste sonorità potenti, oscure e ferali, intrise nella fattispecie di satanismo, nichilismo e stregoneria.
I due singoli estratti, ‘On Arcane Sufferings’ e ‘Satan’s Silence’ rappresentano precisamente quello che ci si deve aspettare ascoltando ‘Solemn Impiety of Sacrilege’: un viaggio anticonvenzionale negli inferi e nella psiche umana, intriso di atmosfere cupe e gelide, tramutate in musica attraverso sfuriate violente alternate a rallentamenti sapientemente posizionati nei brani.
Un album davvero curato in ogni aspetto: dalla produzione, seguita dallo stesso Chernobog nel suo home studio, fino all’artwork della copertina, una sorta di sabba/rituale occulto che nella sua semplicità ben rappresenta il contenuto dei brani.
Di seguito potete vedere anche i video clip a supporto dei due singoli:
I restanti brani dell’album presentano parimenti riff di chitarra taglienti e tiratissimi, atmosfere cupe e intrise di sofferenza, il tutto supportato come detto da testi sacrilegi e malvagi cantati da una voce intensa che trasmette tutta l’aggressività straziante tipica del genere.
‘Solemn Impiety of Sacrilege’ è un concentrato di vero Black Metal sinfonico satanico come non se ne sentiva da tempo, qui dalle nostri parti.
Con questo lavoro, intriso di cattiveria e malignità ferale, i Dorguz meriterebbero a pieno diritto di uscire dalla scena underground italiana in cui militano da 25 anni ormai, ma credo che il fatto di non esibirsi live possa essere un grande limite, almeno in termini di visibilità e possibilità di farsi conoscere a più gente possibile.
Quello che potete fare, voi che state leggendo questa recensione che spero vi incuriosisca e inviti ad un ascolto, è supportare la band comprando una copia fisica (jewel case cd + 12 pages Booklet + digital version) o digitale di ‘Solemn Impiety of Sacrilege’ al seguente link:
https://dorguzband.bandcamp.com/album/solemn-impiety-of-sacrilege
Se vi piace il Black Metal intransigente, totalizzante ed estremo in tutto e per tutto, ‘Solemn Impiety of Sacrilege’ è l’album che fa per voi, prendetevi del tempo per farvi avvolgere da questo abbraccio oscuro e non ve ne pentirete.
Grazie a band come i Dorguz, la fiamma nera del Black Metal italiano continua fortunatamente ad ardere.