Recensione: Solitude Life
I Beyond the Rage sono una giovane band napoletana, nata nel 2003, che sceglie come proprio stile musicale un ibrido tra thrash metal e death in salsa USA.
Solitude Life di primo acchito sembra convinto dei propri mezzi, salvo mancare di reale sostanza alla prova dei fatti, formalmente riuscito nel complesso ma innocuo e basato su stilemi musicali ben suonati ma comuni. Malgrado tutto, malgrado la tecnica valida ed un songwriting competente, che permette l’inserimento riuscito di assoli precisi per tempismo ed esecuzione, non c’è un brano persuasivo che nello stesso tempo vada oltre i classici canoni musicali imposti da uno stile, talmente rodato, da essere capace di autoalimentarsi.
Nulla è realmente sbagliato per nessuna delle composizioni ed ascoltare questi quindici minuti non sarà di certo una pena, ma nemmeno una scoperta continua; cinque brani più rapidi che significativi, con la sensazione che il tutto scorra senza grossi sobbalzi o intuizioni particolari.
Riffing thrash canonico ed efficace, veloce sì ma con un senso di deja vù costante, accelerazioni death molto classiche ed una volitiva alternanza di scream, growl profondo oltre a variazioni sul tema vocale che rendono variegata l’interpretazione. Apprezzando la voglia di arricchire i brani con vocals mutevoli, non riesco a togliermi nessuno dei dubbi che circondano la voce in fatto di reale potenza e corposità, segnali che attribuirei alla relativa esperienza di un cantante che dimostra buone basi da affinare.
Purtroppo, un demo di questa risma lascia un sapore poco significativo e non solo per motivi legati alla composizione, ma da ricercarsi anche nella produzione adottata.
Capisco che gli appunti ai suoni dovrebbero essere sempre relativi per una release d’approccio come questa, ma nella fattispecie è impossibile non notare come una resa del tutto innocua riesca a smorzare completamente la carica naturale dei brani, attutendo la chiarezza dei suoni di ognuno degli strumenti.
Disco nel complesso sufficiente, opera prima di un gruppo che ha fortemente rinnovato di recente la line up dopo l’allontanamento di alcuni membri, che mi auguro trovi l’ispirazione per costruzioni musicali più interessanti sull’onda dei rinnovamenti interni.
Tracklist:
01. Insanity
02. Time to Die
03. Scars Inside You
04. Solitude Life
05. Covered in Blood